AssoAmbiente

Circolari

011/2016/PE

Informiamo che la Commissione europea, dopo la pubblicazione del Report finale relativo allo Studio sulla caratteristica di pericolosità HP14 (v. circolare associativa n. 185/2015), ha recentemente pubblicato ulteriori report relativi a studi avviati sui rifiuti pericolosi e sulla raccolta differenziata.

In particolare:

  • Report su linea guida per la classificazione dei rifiuti pericolosi, che però non rappresenta ancora una guida ufficiale, che, invece, secondo le previsioni della Commissione UE, dovrebbe essere pubblicata entro fine anno.

    In relazione alle modifiche normative intervenute lo scorso anno in materia di classificazione dei rifiuti (Reg. UE 1357/2014 e Decisione 955/2014/UE, v. circolari associative sul tema) e della necessità manifestata dai produttori e dai gestori dei rifiuti di poter disporre, a livello europeo, di un documento di riferimento per l’applicazione della norma in parola, la Commissione europea aveva avviato nel 2015 uno Studio, affidato alla società Bipro, finalizzato a supportare la stessa Commissione nella definizione della Linee guida in oggetto.

    Il Report è articolato in tre capitoli - che forniscono un inquadramento normativo e applicativo della normativa europea sulla classificazione - e quattro allegati, per un approfondimento su aspetti specifici (attribuzione codice CER e delle caratteristiche di pericolosità, campionamento e analisi sui rifiuti).

    Il documento è disponibile al sito web  della Commissione europea: http://ec.europa.eu/environment/waste/studies/pdf/hazardous%20waste%20management/SR%203%20Final%20Report%20HW%20management_FIN%20REV%204.pdf;
  • Report sulla gestione dei rifiuti pericolosi in EU-28

    Lo studio fornisce una panoramica sulla gestione dei rifiuti pericolosi nei 28 Paesi UE, riassunti in "factsheets" (redatte per 10 Stati membri – Lussemburgo, Irlanda, Latvia, Italia, UK, Bulgaria, Germania, Estonia, Finlandia e Olanda - selezionati per una approfondita valutazione) o "screening documents" (redatta per 18 Stati Membri).

    Nella prima parte dello Studio sono riportate le performance degli Stati membri sulla gestione dei rifiuti pericolosi, valutate sulla base di criteri definiti in relazione alla finalità dello studio. Nella seconda parte, invece, il Report si concentra sull’analisi e le possibili motivazioni per giustificare il gap riscontrato tra produzione e gestione di tali rifiuti, pari a circa 26 milioni di tonnellate (26% della produzione totale di rifiuti pericolosi) secondo i dati raccolti da Eurostat.Tale approfondimento prende proprio in esame la gestione nei 10 Paesi UE, sopra richiamati, che includono i Paesi che registrano  il maggiore (tra cui l’Italia) ed il minore gap tra produzione e trattamento rifiuti pericolosi.

    Report è disponibile al sito web della Commissione europea: http://ec.europa.eu/environment/waste/studies/pdf/definition%20classification.pdf.
  • Report sui sistemi di raccolta differenziata avviata in 28 capitali europee

    La Commissione europea, in considerazione di quanto disposto nella direttiva 2008/98/CE sui rifiuti – che introduce l’obbligo entro il 2015 della raccolta differenziata (salvo fattibilità tecnico-economica della stessa) almeno per carta, metalli, plastica e vetro al fine di “migliorare o facilitare il recupero dei rifiuti” – ha incaricato la società Bipro di avviare uno Studio sul tema.

    Il Report, presentato lo scorso novembre, analizza gli schemi di raccolta differenziata messi in atto nelle 28 capitali europee (tra cui Roma) sulle tipologie di rifiuti sopra richiamate, includendo anche i rifiuti organici, con approfondimenti anche su aspetti operativi e legali. Dal Report emerge innanzitutto l’estrema eterogeneità dei sistemi adottati a tal fine dai Paesi UE, con una evidente prevalenza comunque del sistema porta-a-porta.

    Il Report include anche una analisi e confronto delle diverse forme di tariffazione del sistema di raccolta messo in atto a livello europeo.

    Il Report è disponibile al sito web della Commissione europea: http://ec.europa.eu/environment/waste/studies/pdf/Separate%20collection_Final%20Report.pdf.

Nel rinviare per ulteriori informazioni e dettagli ai Report in oggetto, disponibili ai siti web sopra richiamati (più in generale al sito  http://ec.europa.eu/environment/waste/studies/index.htm, anche per gli allegati ed i riscontri da parte degli Stati membri) , restiamo a disposizione per ogni informazione.

Cordiali saluti.

» 21.01.2016

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