AssoAmbiente

Circolari

192/2019/LE

Lo scorso 30 luglio l’Aula del Senato ha approvato in seconda lettura il ddl recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2018 (AS. 944-A). Nell’ambito del provvedimento, che ora sarà trasmesso alla Camera per la lettura definitiva, è stato confermato l’emendamento approvato in Commissione Politiche dell’UE del Senato che interviene all’art.15, comma 1, lett. e) recante criteri e princìpi per la riforma della disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto (v. Allegato).

Si tratta di un emendamento proposto dalla Lega su cui è stato raggiunto il compromesso con M5S e appoggiato da Forza Italia, contenente due specifiche indicazioni, una relativa alla disciplina transitoria per le autorizzazioni in essere e l'altra per l'istituzione, presso il Ministero dell'Ambiente, di un registro nazionale delle autorizzazioni. L’emendamento all’apparenza servirebbe per "mettere in sicurezza" le autorizzazioni EoW esistenti nonché il loro rinnovo: in merito, si ricorda che la Regione Lombardia aveva formulato uno specifico quesito al MATTM sulla possibilità/necessità di una loro revoca in autotutela. Nel silenzio del Ministero, l’indicazione data dal Parlamento al Governo tramite questo emendamento lo escluderebbe. Tuttavia, trattandosi di una norma di delega, essa necessita comunque di essere attuata tramite il decreto delegato (di recepimento della direttiva). Fino ad allora rimane appunto solo una semplice indicazione, seppure autorevole, peraltro neanche indirizzata alle Regioni. In secondo luogo, scompare (in quanto il testo precedente è stato sostituito dal nuovo) il riferimento specifico all’End of Waste “caso per caso” ai sensi del paragrafo 4 dell’art. 6 della direttiva 2008/98/CE, come modificato dalla direttiva (UE) 2018/851, lasciando pertanto aperta la questione se il Governo debba prevederlo o meno nel futuro atto di recepimento. Questo sicuramente costituisce un arretramento rispetto al testo precedente e alla direttiva, che espressamente prevede la possibilità per gli Stati membri, in assenza di criteri nazionali o europei, di ricorrere a decisioni caso per caso, senza necessità di notificare le stesse alla Commissione.

Infine, la norma approvata in Commissione impone, per il rinnovo delle autorizzazioni esistenti, il rispetto dei “criteri generali” di cui all’art. 184-ter: ma, come è noto, questo articolo del Testo unico ambientale, che disciplina la cessazione dello stato di rifiuto, è stato recentemente modificato dallo Sblocca cantieri (v. circolare associativa n. 160/2019) che ha stabilito che i criteri generali per autorizzare l’EoW saranno definiti tramite Linee guida ministeriali (senza natura regolamentare) che consentiranno l’uniforme applicazione, sul territorio nazionale, delle norme previste negli allegati tecnici, ormai vetusti, dei decreti sul recupero agevolato (Dm 5 febbraio 1998 e collegati). Pertanto, finché non verrà nuovamente modificato l’art. 184-ter correggendolo rispetto a quanto introdotto dallo Sblocca cantieri, il problema non potrà andare a soluzione.

Sempre in materia, come già anticipato sul sito Assoambiente (www.assoambiente.org/news), lo scorso 25 luglio si è tenuta a Roma la conferenza stampa di presentazione dell’Appello al Governo e al Parlamento per trovare una soluzione al blocco delle operazioni di riciclo dei rifiuti nel nostro Paese. L’Appello, sottoscritto da 56 Associazioni e Organizzazioni, tra cui FISE Assoambiente, è dovuto proprio alla situazione critica che si sta registrando in tutto il Paese a seguito delle disposizioni dello Sblocca Cantieri che hanno inibito la competenza delle Regioni sull’EoW caso per caso, e consiste nella richiesta di un nuovo provvedimento urgente che anticipi il recepimento delle norme in materia contenute nella direttiva europea sull’economia circolare (art. 6) prevedendo la competenza regionale sull’EoW oltre che l’istituzione di un Registro nazionale, accessibile e controllabile, dove siano raccolte tutte le autorizzazioni regionali EoW.

Ulteriori informazioni sulla conferenza stampa ed i relativi documenti (Appello al Governo e Parlamento, proposta emendamento, Comunicato stampa, alcuni articoli relativi alla conferenza stampa e di intervento del Presidente di FISE Assoambiente) sono disponibili al sito web di Assoambiente (qui)

Sempre sull’argomento informiamo altresì che anche in relazione al contesto generatosi a seguito delle disposizioni introdotte con la Legge Sblocca Cantieri, l’Associazione ha recentemente incontrato le principali forze politiche per sottolineare l’urgenza di un’azione rapida e pienamente risolutrice del contesto in materia di EoW.

Nel rimandare ai documenti richiamati per ogni ulteriore approfondimento, rimaniamo a disposizione per informazioni ed aggiornamenti.

» 01.08.2019
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