AssoAmbiente

Comunicati Stampa

Assoambiente su crisi rifiuti a Roma: “AMA torni a investire sugli impianti”

Negli ultimi 5 anni l’AMA, l’azienda attiva nella gestione integrata dei servizi ambientali nella Capitale, ha realizzato (bilancio) solo 6 dei 78 milioni di euro di investimenti programmati (piano finanziario) per gli impianti di gestione dei rifiuti a Roma.

I dati impietosi emergono dalla “Relazione annuale 2018 sullo stato dei servizi pubblici locali e sull’attività svolta” a cura dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale.

Gran parte degli impianti attivi nella Capitale è stata realizzata fra il 2002 e il 2008, anno dopo il quale gli interventi si sono limitati alle manutenzioni straordinarie, mentre gli investimenti si sono sostanzialmente fermati e la programmazione non è stata più rispettata. Dal 2016 il blocco è totale.
La totale assenza di pianificazione di impianti, accompagnata dai recenti episodi di cronaca (tra questi, la chiusura dell’impianto di TMB Salario) condanna un sistema vulnerabile e fragile, totalmente dipendente da impianti collocati fuori dal territorio comunale e dalla Regione.

La stessa Relazione del’’Agenzia evidenzia come “una raccolta differenziata scarsa in quantità e in qualità allontana nel tempo la prospettiva dell’economia circolare, così che un’impiantistica progettata per il modello ideale di economia circolare che non tenga adeguatamente conto dei tempi e delle difficoltà della transizione diventa la causa principale del fallimento dell’intero progetto”.

“Oggi quasi l’80% dei rifiuti prodotti a Roma”, dichiara Chicco Testa – Presidente FISE Assoambiente (Associazione delle imprese di igiene urbana, gestione, recupero e riciclo di rifiuti urbani e speciali ed attività di bonifica), “viene trasportato fuori dalla Capitale per essere gestito. Dopo dieci anni di mancati investimenti è fondamentale tornare a prevedere e poi realizzare concretamente gli impianti necessari per chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti. Senza questo passaggio gli obiettivi dell’economia circolare sono destinati a restare sulla carta, con negative ricadute ambientali ed economiche per i cittadini romani”.

» 21.02.2019

Recenti

12 Giugno 2024
Formazione sulla filiera tessile dei rifiuti urbani curata da Unirau ed Ariu con l’Ordine dei Giornalisti campani
Si è tenuto oggi al Green Med & Expo Symposium presso la Fiera d’Oltremare a Napoli...
Leggi di +
12 Giugno 2024
Gestione dei rifiuti tessili urbani: futuro a rischio
L’allarme è stato lanciato dalle Associazioni UNIRAU e ARIU nel corso del Green Med Expo & Symposium. Chiesto un incontro urgente con il MASE...
Leggi di +
11 Giugno 2024
Al Green Med Expo & Symposium raccoglitori e selezionatori di “rifiuti tessili” donano alle autorità un prodotto di eccellenza del loro lavoro
Un’iniziativa per promuovere la conoscenza da parte delle Istituzioni della filiera della frazione tessile dei rifiuti urbani che proprio in Campania genera numeri importanti, sia in termini di quantitativi lavorati che di occupati...
Leggi di +
27 Maggio 2024
Il futuro dell’Autodemolizione? Passa dal rinnovamento tecnologico degli impianti e dalla digitalizzazione del business
A Torino si è tenuto l’ADA Event: focus sugli scenari futuri di un pilastro dell’economia circolare che a partire dal 2026 vivrà una vera e propria rivoluzione dettata dalla normativa europea...
Leggi di +
24 Maggio 2024
Le proposte di modifica della Convenzione di Basilea freneranno gli sforzi dell’economia circolare per i prodotti tessili
UNIRAU – Unione imprese raccolta riuso e riciclo abbigliamento usato – condivide, sostiene e diffonde il comunicato stampa di EuRIC...
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL