L'Agenzia europea dell'ambiente (EEA), ha pubblicato la Relazione di monitoraggio sui progressi compiuti verso l'ottava edizione del Programma d’azione per l’ambiente (EAP).
Si ricorda che l’EAP stabilisce i traguardi per la politica ambientale dell'Unione Europea fino al 2030 in settori quali la mitigazione dei cambiamenti climatici, l'adattamento ai cambiamenti climatici, la tutela e il ripristino della biodiversità terrestre e marina, un'economia circolare priva di sostanze tossiche e un ambiente a "inquinamento zero".
L'EEA fa ogni anno il punto sui progressi compiuti, sulla base di una serie di 28 indicatori principali e di obiettivi corrispondenti. Secondo l’ultimo monitoraggio compiuto si evince che, nonostante progressi positivi in alcune aree, tra cui la riduzione delle emissioni di gas serra, il miglioramento della qualità dell’aria e la promozione di finanze verdi, sono necessari ulteriori sforzi per raggiungere gli obiettivi dell’EAP entro il 2030. Le valutazioni attuali e i progressi limitati dimostrano infatti la necessità di un'azione urgente e decisiva da parte dell'UE; in particolare i risultati delle prospettive degli indicatori per il 2030 relativi all'ottavo obiettivo prioritario dell’EAP sulle pressioni ambientali e sui cambiamenti climatici correlate alla produzione e al consumo dell'UE sono i più preoccupanti. Il ritmo del cambiamento per la maggior parte di questi indicatori dovrà aumentare in modo sostanziale nei prossimi anni. Ciò indica la necessità di una profonda trasformazione dei sistemi energetici, di mobilità, alimentari e industriali dell'Europa, nonché del nostro ambiente edificato.
Si riscontra inoltre che molte iniziative nell’ambito del Green Deal europeo devono ancora essere attuate e che le attuali stime della Commissione europea indicano esigenze di investimenti aggiuntivi annuali nel periodo dal 2021 al 2030 di oltre 620 miliardi di euro per soddisfare gli obiettivi del Green Deal.
Nel complesso, il rapporto evidenzia la necessità di un continuo e urgente rafforzamento dell'attuazione della legislazione ambientale e di presentare ulteriori politiche e misure laddove necessario. Gli esempi includono obiettivi concreti per ridurre l’impronta materiale dell’UE, oltre a quelli relativi alla raccolta e al riciclaggio dei rifiuti, politiche per guidare i cambiamenti fondamentali nei modelli di consumo che sono necessari per riportare i livelli di consumo entro i limiti planetari e politiche per affrontare i rischi del cambiamento climatico a livello europeo. Inoltre anche l'attuale integrazione delle politiche ambientali e climatiche in altri ambiti politici, come la politica industriale e agricola, rimane cruciale. È importante evidenziare che la transizione dell'UE verso la sostenibilità sta portando anche altre priorità, come la competitività, la sicurezza e l’equità, in prima linea nelle discussioni politiche.
Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si rimanda alla pubblicazione, disponibile in allegato.