Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha firmato lo statuto del nuovo Consorzio BioRepack, settimo consorzio di filiera all'interno del sistema CONAI per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile. BioRepack, uno dei primi consorzi per le bioplastiche a livello europeo, conta 252 aziende, 2.600 addetti, 700 milioni di fatturato e lavora 90 mila tonnellate di bioplastica.
Il Ministro, in risposta alla recente interrogazione parlamentare in Aula Camera sulle iniziative volte a mantenere gli obiettivi del “Green deal” e a scongiurare l'aumento dei rifiuti indifferenziati nell'attuale fase di emergenza sanitaria, ha affrontato il tema, definendo quella della bioplastica, una “filiera significativa”.
Il Consorzio, secondo quanto affermato dal Ministro in tale sede, è parallelo al CIC - Consorzio italiano per il compostaggio, ovvero “lavora insieme agli impianti di compost nel compostaggio su filiere simili”. Costa ha proseguito sostenendo che “in buona sostanza queste bioplastiche, quando finiscono là, riescono ad entrare nel principio dell'economia circolare e sottraggono non meno di 120 mila tonnellate di plastiche non recuperabili, ma ogni plastica non recuperabile nell'ambito della filiera aggancia 4 chili di compost, quindi libera anche altra economia circolare, circa 500 mila tonnellate all'anno di compost. Sono numeri significativi, con un trend di crescita del 10 per cento su base annua, quindi è una filiera importante”. Il Ministro ha inoltre anticipato che il MATTM, nell'ambito della Direttiva 2019/904, meglio nota come Direttiva Single Use Plastics (SUP), il cui scopo è quello di prevenire e ridurre l'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente e promuovere la transizione verso un'economia circolare, sta negoziando con l'Unione europea la possibilità di dare spazio ad una filiera che per l'Italia è importante e che ci vede tra i primi al mondo.