AssoAmbiente

News

Comunicato Stampa ANPAR | “Per evitare collasso del settore riciclo inerti necessario avviare da subito tavolo ministeriale per verifica criteri monitoraggio”

Roma, ottobre 2022 – Una normativa che segna il de profundis per il settore della gestione dei rifiuti inerti e che condannerà a finire in discarica circa 32 milioni di tonnellate di scarti, bloccando la virtuosa filiera del riciclo. Chiediamo al Ministero della Transizione Ecologica la convocazione immediata di un tavolo per concertare avvio e modalità di verifica dei criteri di monitoraggio.

È questo il commento di ANPAR, l’Associazione Nazionale Produttori di Aggregati Riciclati che fa parte di Assoambiente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sull’End of Waste dei rifiuti da costruzione e demolizione (DM 27 settembre 2022, n. 152), che contiene il “Regolamento che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale”.

Il settore del recupero inerti gestisce, secondo i dati ISPRA, circa il 48% dei rifiuti speciali prodotti a livello nazionale e ad oggi aveva raggiunto e superato gli obiettivi di riciclo dettati dalla UE, attestandosi a quota 78% di recupero. Tali risultati sono minacciati dal regolamento lungamente atteso da tutta la filiera, che di fatto introduce parametri, requisiti e controlli che si traducono in una restrizione nazionale, non effettivamente giustificata da motivi di interesse pubblico legati alla tutela dell’ambiente o della salute.

L’errore di fondo, immediatamente segnalato dagli operatori, è che il regolamento non opera alcuna distinzione in base agli usi a cui gli aggregati sono destinati, in contrasto con le norme di prodotto UNI che ne regolano gli impieghi.

L’apertura introdotta dal Ministero della Transizione Ecologica con una transizione di sei mesi per la verifica dei criteri End of Waste di fatto si sovrappone con il transitorio per il necessario adeguamento dei provvedimenti autorizzativi in essere, generando un intoppo normativo; se non si interverrà con un rapido chiarimento in materia, si impedirà agli impianti di proseguire la propria attività e di proseguire non solo con il recupero di questi rifiuti, ma anche con l’attività di conferimento di rifiuti inerti, qualora non conformi ai nuovi disposti normativi.

ANPAR, pur condividendo l’attenzione per i parametri con potenziale incidenza sulla salute umana e sull’ambiente, ritiene necessaria una rapida valutazione degli effetti concreti di tali limiti prudenziali sull’efficacia del meccanismo di economia circolare attivato dalla regolamentazione, affinché siano scongiurati effetti di forte riduzione dei quantitativi di questi rifiuti effettivamente avviati al recupero; ciò produrrebbe dirette ricadute sull’intero settore delle costruzioni, dal recupero inerti sino ai cantieri per la realizzazione del piano di opere strategiche previste nel PNRR.

Pesanti saranno le ricadute gestionali della norma: circa l’80% dei rifiuti inerti, oggi recuperati, dovrà trovare destino in discarica (circa 32 milioni di tonnellate di rifiuti inerti non pericolosi), senza contare l’impatto occupazionale, con migliaia di addetti che perderanno il loro impiego, e quello economico, con centinaia di milioni di fatturato persi nella filiera del riciclo.

» 24.10.2022

Recenti

27 Agosto 2024
CAM Strade - Pubblicato il decreto
Pubblicato il decreto 5 agosto 2024 relativo all’adozione dei criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali, il cosiddetto CAM Strade, in vigore dal 21 dicembre 2024
Leggi di +
26 Agosto 2024
Qualità delle acque - un Vademecum MASE sul principio DNSH per gli investimenti PNRR
Per le azioni previste nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 4 “Tutela del territorio e risorsa idrica” Misura 4 “Garantire la gestione sostenibile delle risorse idriche lungo l’intero ciclo e il miglioramento della qualità ambientale delle acque interne e marittime”, Investimento 4.4 “Investimenti in fognatura e depurazione” ...
Leggi di +
26 Agosto 2024
Regione Lombardia ed Economia circolare: proroga fino al 3 settembre 2024 per il bando Ri.Circo.Lo. da 5 milioni
È stato prorogato fino al 3 settembre 2024 alle ore 16.00 il bando ‘Ri.Circo.Lo.’ di Regione Lombardia, che stanzia 5 milioni di euro per le PMI delle filiere della plastica e del tessile, impegnate a sviluppare azioni di economia circolare.
Leggi di +
19 Agosto 2024
Rifiuti urbani, da Comuni e gestori una guida condivisa all’applicazione della regolazione ARERA ai contratti di servizio
Assoambiente, in un lavoro comune con Anci/Ifel Utilitalia, ha messo a punto un Vademecum denominato “Regolazione ARERA nel settore dei rifiuti urbani: contratti di servizio. Guida alla lettura ed all’applicazione della delibera 385/2023/R/rif”.
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL