CONAI ha presentato il Piano di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio 2023 che fornisce un resoconto dell'attività svolta e dei risultati attesi sulla gestione degli imballaggi e relativi rifiuti in relazione al biennio 2022-2023.
Il 2022 fa registrate un incremento dell’immesso al consumo di imballaggi pari al +1,9% rispetto al 2021, sale, anche se più leggermente, il quantitativo degli imballaggi avviati a riciclo (+0,7%), con un tasso di riciclo che si attesta al 74%. Le previsioni rispetto al 2023 vedono una lieve crescita dell'immesso in consumo (+0,2%) e un incremento più consistente dell'avvio a riciclo (+1,7% sul 2022), che porterebbe il tasso di riciclo fino al 75,1%.
Il Piano prevede per il 2023 anche una crescita importante del conferimento degli imballaggi (+8,7% rispetto al 2022) a causa della scelta del rientro in convenzione di vari soggetti e delle attese di calo dell'andamento delle materie prime seconde. Sembra infatti proseguire, tranne che per i rottami di vetro, il trend di calo dei prezzi di queste materie che nel 2021 aveva fatto registrare un picco di aumento del 146% mantenuto anche nella prima parte del 2022 e invertito a partire dalla seconda metà dell’anno.
Il Piano approfondisce poi le sfide, suddivise in sei macroaree, che a giudizio del CONAI attendono il Consorzio e gli operatori del settore. Le macroaree prese in considerazione dal piano sono:
Tra gli altri aspetti segnalati nel Piano: la modulazione 2023 in 9 fasce contributive del contributo ambientale per gli imballaggi in plastica a seconda della facilità di riciclo e di altri fattori "green" e soprattutto la piena attuazione delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 196/2021 sulle plastiche monouso, che necessita, per il raggiungimento dei target previsti, di un rafforzamento mirato delle infrastrutture di raccolta, in particolare quelle per la raccolta selettiva.
Per maggiori informazioni si rimanda all’abstract del Piano e al suo executive summary in allegato.