La Corte di Cassazione ha stabilito che i fanghi prodotti da un processo di depurazione delle acque reflue, già sottoposti a disidratazione, sono rifiuti speciali e il loro deposito incontrollato si configura un reato ai sensi del D.lgs. n. 152/2006.
La Corte di Cassazione, nelle motivazioni espresse per dichiarare l’inammissibilità del ricorso, richiama la definizione di rifiuti speciali di cui all'articolo 184 del D.lgs. n. 152/2006 che comprende i fanghi prodotti dalla depurazione delle acque reflue.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2023/176/SAEC-GIU/CS del 04.07.2023 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.