Il 2023 è iniziato con un ricco paniere normativo. A livello nazionale ricordiamo il nuovo Testo Unico SPL, il nuovo Codice dei contratti pubblici, la consultazione avviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle priorità da affrontare ai fini del riordino, della semplificazione e della razionalizzazione normativa, senza dimenticare i lavori in corso su PNRR, la regolazione ARERA e le consultazioni avviate dal MASE su temi di derivazione UE.
L’Europa non è stata da meno. Tanti i dossier relativi alla revisione o scrittura normativa di interesse per il settore della gestione rifiuti.
L’Attività dell’Associazione non si è limitata all’interlocuzione politico-istituzionale. Anche nel 2023 Assoambiente ha continuato una intensa e quotidiana attività di comunicazione associativa “multipiattaforma”, garantendo un assiduo coinvolgimento delle imprese attraverso il coordinamento dei gruppi di lavoro tematici indispensabili per la definizione di posizioni rappresentative: idee e proposte destinate a promuovere anche azioni sinergiche con altre realtà associative nazionali per la definizione di istanze omogenee in grado di massimizzare proposte di comune interesse e ampliare, attraverso nuovi accordi e convenzioni, il raggio degli interventi strategici.
Efficienza, flessibilità, innovazione, digitalizzazione, investimenti rappresentano sempre più le parole chiave del fare impresa di questo settore e i temi su cui si rinnova l’impegno dell’Associazione, anche per quanto riguarda l’assistenza e la consulenza tecnica necessarie a supportare la competitività delle imprese. Prima di elencare le principali iniziative intraprese nel 2023, non dobbiamo dimenticare la nostra storia associativa: i principi che da sempre ci hanno guidato e ci sorreggono, ispirati da un forte spirito imprenditoriale e da non poco pragmatismo, ci consentiranno di guardare con fiducia ad un futuro che, seppur complesso, siamo certi di affrontare insieme con tenacia e coesione.
Nel Report è disponibile una sintesi dell’attività svolta nel 2023 che, come sempre, si è articolata soprattutto attraverso le seguenti quattro direttive:
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