AssoAmbiente

News

Gestione PFU – Report Sostenibilità 2023 Ecopneus

Ecopneus ha presentato il Report di Sostenibilità 2023 dove illustra i dati relativi alla gestione dei PFU nel 2023. In questo anno di operatività il consorzio ha raccolto complessivamente 187.818 t di PFU in tutte le regioni d’Italia. Del totale raccolto il 50,1% è stato avviato al recupero di materia, di queste il50% è stato destinato alla produzione di materiali per attività sportive e ludiche, il 20% per la realizzazione di isolanti per l’edilizia, il 13% per la produzione di manufatti per l’industria e il 17% impiegato per la realizzazione di agenti schiumanti in acciaieria, di mescole e di asfalti a bassa rumorosità. Il rimanente 49,9% di PFU raccolti è stato, invece, destinato ad operazioni di recupero di energia.

Nel far seguito alla richiesta del MASE di procedere, anche per il 2023, ad una raccolta extra dei PFU superiore alla percentuale stabilita dalla norma, Ecopneus ha messo in atto una pianificazione operativa e gestionale che ha consentito la gestione di un extra target pari a +12%, corrispondenti a 19.314 t di PFU raccolte oltre l’obbligo di legge. A questi dati, si aggiunge una quota di raccolta di PFU derivanti da attività straordinarie condotte da parte di Ecopneus nell’ambito del Protocollo per la raccolta nella Terra dei Fuochi, firmato nel 2013 per far fronte al fenomeno degli incendi dolosi di rifiuti in Campania, e pari nel 2023 a 362 t.  

In termini di benefici ambientali il recupero dei PFU gestiti dal Ecopneus nel 2023 ha evitato l’emissione di 297.000 t di CO2 equivalente, un quantitativo pari a quelle di 183 mila autovetture che percorrono 10.000 km in un anno. Sono poi state risparmiate 1,2 milioni di m3 di acqua, un volume equivalente al consumo medio giornaliero di circa 5,6 milioni di italiani o alla quantità di acqua necessaria per riempire 484 piscine olimpioniche. Inoltre, è stato generato un risparmio netto di 274.000 t di risorse minerali e fossili, una quantità pari al peso di 558 treni Frecciarossa 1000. 

A questi benefici va aggiunto il risparmio per il Paese legato alla riduzione delle importazioni di materiale vergine, per un valore di 81 milioni di euro. Vantaggi che, sommati, generano un notevole contributo anche in termini economici, tanto che l’attività di Ecopneus ha generato un valore pari a 44,4 milioni di euro, di cui 40,5 milioni sono serviti a remunerare le imprese della filiera per le operazioni di recupero, raccolta, trasporto e trattamento. Il restante 12% rappresenta i costi di gestione interni al Consorzio, che nel 2023 ammonta a 5,3 milioni di euro.

Per maggiori informazioni si rimanda al testo del Report, disponibile qui.

» 08.07.2024

Recenti

01 Settembre 2025
VIA - modulo per voltura provvedimenti
Il MASE ha predisposto il modulo che l'impresa deve utilizzare per "traferire" ad un'altra azienda il provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) da lei posseduto.
Leggi di +
01 Settembre 2025
WORKSHOP FEAD su raccolta rifiuti – 23 settembre 2025, ore 15.00
Il 23 settembre 2025, dalle 15:00 alle 17:00 (CET), FEAD ha organizzato un workshop online sulla raccolta dei rifiuti. 
Leggi di +
28 Agosto 2025
REGIONE LOMBARDIA - materiali di supporto alle amministrazioni territoriali nella gestione delle procedure di autorizzazione impianti trattamento rifiuti
Nell’ambito del progetto finanziato dal PNRR, la task force “rifiuti” di Regione Lombardia ha redatto alcuni materiali di supporto alle amministrazioni territoriali nella gestione delle procedure di autorizzazione impianti trattamento rifiuti ...
Leggi di +
27 Agosto 2025
Premio innovazione di Legambiente – possibile partecipare fino al 15 settembre 2025
Anche quest’anno Legambiente ha pubblicato il Bando del Premio Innovazione rivolto alle start up, alle piccole medie imprese innovative (PMI) agli spin off, universitari o aziendali capaci di tradurre i principi della sostenibilità in azioni concrete.
Leggi di +
27 Agosto 2025
Nuova proposta ECHA sulla restrizione PFAS
In relazione al processo di regolamentazione sui PFAS avviato a livello europeo l’ECHA sta predisponendo una nuova proposta che rivede l’idea iniziale basata sul divieto totale di questa classe di sostanze in quanto riconosciuta (anche alla luce dei numerosi riscontri negativi ricevuti rispetto a tale approccio) non praticabile economicamente.
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL