Lo scorso 10 luglio 2024, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2024/1799/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 giugno 2024 recante “norme comuni che promuovono la riparazione dei beni e che modifica il regolamento (UE) 2017/2394 e le direttive (UE) 2019/771 e (UE) 2020/1828”.
La Direttiva, ulteriore tassello per la strategia UE di prevenzione dei rifiuti, fornisce una serie di strumenti e incentivi per rendere la riparazione più allettante per i consumatori: attraverso l’obbligo per i produttori di riparare i prodotti tecnicamente riparabili, la disponibilità di un modulo di riparazione volontaria con informazioni chiare sul processo di riparazione (tempi, costi, ecc.), la presenza di una piattaforma europea online in cui i consumatori possono facilmente reperire i servizi di riparazione e la proroga della garanzia legale di 12 mesi se i consumatori opteranno per la riparazione anziché la sostituzione.
Inoltre, l’elenco dei prodotti riparabili potrà essere ampliato in futuro: ogni volta che la Commissione introdurrà nuovi requisiti di riparabilità per determinati prodotti, questi saranno aggiunti alla direttiva in oggetto.
Assoambiente ha monitorato l’iter di emanazione della direttiva in oggetto e, collaborando con il Ministero durante i negoziati legislativi, ha provveduto ad inviare contributi riguardanti le questioni che avrebbero potuto intaccare il settore del recupero.
Per quanti interessati la Direttiva è disponibile qui