AssoAmbiente

News

Rapporto rifiuti speciali Ispra 2024

ISPRA ha pubblicato il Rapporto rifiuti speciali 2024 che contiene tutti i dati relativi alla produzione e gestione dei rifiuti speciali in Italia nel 2022. Secondo il Rapporto le attività industriali, commerciali, artigianali, di servizi, di trattamento dei rifiuti e di risanamento ambientale hanno generato nel 2022 complessivamente 161,4 Mt di rifiuti speciali, registrando una diminuzione del 2,1%, equivalente a oltre 3,4 Mt in meno rispetto al 2021. Il calo riguarda tutti i settori produttivi ad eccezione di quello delle costruzioni e demolizioni che, con quasi 80,8 Mt, si conferma quello più rilevante in termini quantitativi, concorrendo per il 50% alla produzione complessiva.

I rifiuti non pericolosi, che rappresentano il 93,8% del totale dei rifiuti speciali prodotti, calano di 2,7 Mt (-1,8%) Mt e quelli pericolosi seguono la stessa tendenza, diminuendo di quasi 680 kt (-6,4%). A livello di macroarea geografica il nord d’Italia evidenzia la maggior produzione di rifiuti speciali, con quasi 92,7 Mt, mentre il Centro si attesta a 28,1 Mt e il Sud a 40,6 Mt. 

Riguardo alle modalità di gestione dei rifiuti speciali il Rapporto evidenzia che il recupero di materia costituisce la quota predominante con il 72,2% (127,6 Mt), mentre le operazioni di smaltimento rappresentano il 14,9%. Lo smaltimento in discarica interessa circa 8,9 Mt di rifiuti speciali (il 5% del totale gestito). Nell’anno 2022, il numero totale delle discariche operative è pari a 261, di cui 118 impianti per rifiuti inerti (45% del totale), 132 per rifiuti non pericolosi (51% del totale), e 11 per rifiuti pericolosi (4% del totale).

Secondo il Rapporto in Italia sono 10.806 gli impianti di gestione di rifiuti speciali operativi e di questi il 43,1%, pari a 4.662, è costituito da impianti dedicati al recupero di materia. La loro localizzazione è prevalentemente nel Nord Italia, con 5.905 impianti, seguito dal Sud (2.949) e dal Centro (1.952). 

Il Rapporto conferma poi come l’Italia sia un importatore netto di rifiuti. Infatti, vengono importate circa 6,9 Mt a fronte di un’esportazione di poco superiore a 4,8 Mt. Il 98,5% dei rifiuti è costituito da rifiuti non pericolosi e il restante 1,5% (106 kt) da rifiuti pericolosi. Invece, rispetto all’export, il 70% (3,4 Mt) dei rifiuti esportati è costituito da rifiuti non pericolosi ed il restante 30% da rifiuti pericolosi. 

Il rapporto è infine completato con una serie di informazioni riguardanti alcuni flussi di rifiuti che, per quantità o complessità, presentano le maggiori criticità gestionali

  • Rifiuti contenenti amianto - con 243 kt risultano essere in diminuzione rispetto al 2021 (-28,3%);
  • Veicoli fuori uso - per i quali il reimpiego e riciclaggio raggiunge complessivamente l’86%, superando l’obiettivo dell’85%, ma ancora lontano da quello del 95% vista l’assenza di trattamenti di recupero energetico;
  • Pneumatici fuori uso - sono state gestite circa 520 kt, a cui si aggiungono circa 84 kt esportate all’estero. La gran parte dei PFU raccolti è avviata a recupero di materia (85,4%);
  • Fanghi di depurazione delle acque reflue urbane – ne sono state prodotte quasi 3,2 Mt con una contrazione di poco superiore alle 40 kt (-1,3%) rispetto al 2021. Il 54,2% del totale gestito è avviato a smaltimento e il 43,4% a recupero;
  • Rifiuti da costruzione e demolizione – ne sono state prodotte quasi 80 Mt e il 79,8% di questi rifiuti è stato riciclato, superando ampiamente l’obiettivo del 70% fissato dalla normativa al 2020;
  • Rifiuti sanitari – la produzione supera le 258 kt, di cui circa 231 kt costituite da rifiuti pericolosi. Per questi ultimi si rileva un decremento superiore al 3% rispetto al 2021. Le operazioni di gestione volte allo smaltimento di questi rifiuti rappresentano circa il 66% del totale.

Per maggiori informazioni si rimanda al testo del Rapporto disponibile qui

» 18.07.2024

Recenti

22 Aprile 2024
Sentenza Consiglio di Stato su risarcibilità danno ritardo rilascio autorizzazione
Il Consiglio di Stato nella Sentenza 12 aprile 2024, n. 3375 ha stabilito che il ritardo dell'Amministrazione nel rilascio di una autorizzazione è risarcibile provando il dolo o colpa della P.A., l'ingiustizia del danno subito e il nesso di causalità tra comportamento e danno per l'impresa.
Leggi di +
19 Aprile 2024
ALBO GESTORI: Circolare n. 1/2024 recante modalità cancellazione in mancanza di RT idoneo
L'Albo nazionale Gestori Ambientali con la Circolare n. 1 del 15 aprile 2024 ha stabilito le modalità e le tempistiche di notifica dei provvedimenti di cancellazione riguardanti le imprese che non hanno nominato un RT idoneo entro il 15 aprile 2024, al fine di rendere uniforme il comportamento delle Sezioni regionali e provinciali sull’intero territorio nazionale.
Leggi di +
19 Aprile 2024
Registro nazionale produttori e importatori PFU – Definizione decreto ministeriale
Il MASE ha ufficializzato, con un comunicato stampa sul proprio sito, l'istituzione, tramite un decreto dedicato, del Registro nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici soggetti agli obblighi di gestione dei PFU.
Leggi di +
19 Aprile 2024
ANPAR “Il futuro dei rifiuti C&D con il nuovo Regolamento EoW” – Roma, 18 aprile 2024
Si è tenuto a Roma l'evento promosso da ANPAR, TuttoAmbiente e Assiea Associazione Italiana Esperti Ambientali con il patrocinio di ASSOAMBIENTE e il sostegno di ASTRA Ecologia.
Leggi di +
18 Aprile 2024
Contenuto minimo riciclato nelle batterie – Consultazione del JRC
Il JRC, il centro di ricerca della Commissione europea, ha avviato i lavori per la definizione di uno studio finalizzato a supportare lo sviluppo della metodologia per il calcolo e la verifica della quota percentuale di cobalto, litio, nichel e piombo riciclati nelle batterie.
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL