Eurostat ha pubblicato i dati relativi alla raccolta e al riciclo dei rifiuti di batterie e accumulatori nel 2022 nei Paesi dell'Unione europea. Rispetto al 2009 — quando sono partiti gli obblighi previsti dalla direttiva Ue 2006/66/Ce – la quantità raccolta di questi rifiuti è quasi raddoppiata ma l'obiettivo di raccolta ai fini di riciclo dei rifiuti di batterie portatili previsto dalla normativa europea (il 45% entro il 2016) è stato raggiunto solamente in 13 Stati europei. Secondo i dati Eurostat nel 2022 sono state immesse sul mercato europeo 224.000 t di batterie portatili e ne sono state raccolte 111.000 t per essere riciclate, pari ad un tasso del 46%. L’Italia, anche per il 2022, si conferma agli ultimi posti per tasso di raccolta con il 31,3%.
Percentuale di rifiuti di batterie portatili e accumulatori raccolti per il riciclo nel 2022.
Tale distanza dall’obiettivo di raccolta sarà resa ancora più severa dall’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo 2023/1542/Ue sulle batterie che, a partire dal 18 agosto 2025 sostituirà la precedente direttiva del 2006, aggiornerà i tassi obbligatori di raccolta per il riciclo dei rifiuti delle batterie portatili portandoli al 45% entro il 31 dicembre 2023; al 63% entro il 31 dicembre 2027; al 73% entro il 31 dicembre 2030.
Vendita e raccolta di batterie portatili e accumulatori (EU, 2009-2022)
Nei dati Eurostat viene anche riportata l’efficienza delle operazioni di riciclo per le batterie al piombo-acido, per quelle al Ni-Cd e per gli altri tipi, proponendo un confronto tra il 2012 e il 2022.
Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina internet del sito Eurostat dedicata alla notizia, disponibile qui.