Pubblicato sul sito di ISPRA il Rapporto sui rifiuti speciali che nel 2023 registrano una crescita della produzione pari all’1,9% rispetto al 2022 (mentre PIL e consumi crescono dello 0,7% e dello 0,5%): 164,5 milioni di tonnellate (3 milioni in più del 2022) ascrivibili a tutti i settori, soprattutto ai rifiuti da costruzione e demolizione che passa da 79,2 a 81,4 milioni di tonnellate (51% del totale), dato che va ricordato, continua ad essere “stimato”, ma anche ai rifiuti pericolosi (da 10,0 a 10,2 milioni di tonnellate).
L’Italia si conferma terra di “recupero” di rifiuti speciali, con una percentuale pari all’84,5% di materiali avviati a recupero (impianti autorizzati in R) e il 15,5% avviato a smaltimento (impianti autorizzati in D). Migliora ancora il tasso di riciclo, si riduce ancora la discarica, stabile il recupero energetico, ma aumenta l’export verso in impianti di incenerimento e discarica.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/274/SAEC-COM/PE del 22.07.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.