L’Agenzia europea per l’ambiente (EEA) ha pubblicato il "Rapporto sull'ambiente in Europa 2025" che fornisce un quadro sulla situazione dell’ambiente, del clima e della sostenibilità basandosi sui dati raccolti in 38 Paesi.
Secondo il Report tra le principali cause che incidono sul deterioramento dell'ambiente rientrano i cambiamenti nell'uso del suolo e del mare, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, lo stress idrico, l'inquinamento e gli impatti sempre più gravi dei cambiamenti climatici.
I dati dell'EEA evidenziano che il degrado della biodiversità e degli ecosistemi europei non si fermerà se l'Europa non continuerà a perseguire “le forti ambizioni in materia di clima”, rendendo così improbabile il raggiungimento degli obiettivi europei a favore dell'ambiente, della sostenibilità e del clima previsti entro il 2030.
Per ridurre e invertire i trend evidenziati, il Rapporto sottolinea la necessità di metter in campo azioni volte a sviluppare nuove tecnologie per decarbonizzare industrie energivore (cemento e acciaio), per ridurre la dipendenza dell'Europa dalle importazioni di energia e di materie prime critiche e per minimizzare le emissioni derivanti dai trasporti.
La situazione registrata è differente nei vari Stati UE: per l’Italia, nonostante si registri un tasso elevato di utilizzo dei materiali presenti sul territorio, è necessario ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime critiche. Tra i punti di forza invece lo sviluppo dell'agricoltura biologica, la crescita delle fonti rinnovabili, che supera il traguardo 2020 e punta al 38,7% entro il 2030, e la riduzione delle emissioni di gas serra.
Per maggiori informazioni si rimanda al testo del Rapporto disponibile qui.