Consiglio e Parlamento Europeo hanno raggiunto l’accordo provvisorio sulla proposta di modifica della direttiva 2024/1760/Ue (cd. CSDDD - Corporate Sustainability Due Diligence Directive) che impone alle grandi imprese l'adozione di "misure di diligenza" ulteriori rispetto ai già vigenti obblighi ambientali, per prevenire ed eventualmente eliminare gli impatti negativi sull'ambiente (e sui diritti umani) prodotti dalle loro attività e dalle catene del valore a cui partecipano.
La proposta legislativa fa parte del Pacchetto Omnibus I e tra le novità prevede: limitare gli obblighi di due diligence alle sole imprese con 5.000 dipendenti e 1,5 miliardi di fatturato netto, limitare gli obblighi di dovuta diligenza alle sole aree della catena del valore dell'azienda in cui è più probabile che si verifichino impatti negativi, eliminare l'obbligo per le imprese di adottare i piani di transizione climatica, fissare al 3% del fatturato netto il limite massimo della sanzione applicabile all'azienda in caso di inadempimento degli obblighi e infine rinviare di un ulteriore anno (al 26 luglio 2028) il termine per il recepimento della direttiva da parte degli Stati.
Si rimane in attesa dell’approvazione definitiva del testo concordato da parte delle istituzioni europee.