L’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) ha pubblicato un briefing intitolato "Health impacts of air pollution in Europe" (disponibile qui) dove vengono presentate stime aggiornate su come tre inquinanti chiave - particolato fine, biossido di azoto e ozono a livello del suolo - hanno influenzato la salute degli europei nel 2019. Il briefing valuta anche i potenziali benefici del miglioramento della qualità dell'aria verso i nuovi livelli guida raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nel Briefing viene evidenziato in particolare che:
Tra i vari grafici interattivi riportati nel Briefing si evidenzia in particolare quello relativo ai dati nazionali sulle emissioni degli inquinanti atmosferici dal 2005 al 2019 (disponibile qui). Nel grafico è possibile selezionare le emissioni sulla base dei 5 inquinati considerati, sia a livello europeo che per singolo Stato membro, in relazione ai 7 settori responsabili delle emissioni, tra cui quello dei rifiuti.
Da una prima osservazione del grafico è possibile riscontrare come il settore dei rifiuti contribuisca in modo molto marginale al totale delle emissioni per le varie tipologie di inquinanti e comunque con trend in continuo calo. Leggermente più significativo e con livelli di emissione sostanzialmente costanti (intorno al 5% del totale) è il contributo del settore della gestione dei rifiuti alle emissioni delle PM2,5.