AssoAmbiente

News

ISPRA - Rapporto Rifiuti Speciali edizione 2019

Lo scorso 18 luglio ISPRA ha presentato a Roma l’edizione 2019 del Rapporto Rifiuti Speciali, che fornisce un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e aggiornato sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi.

Il Rapporto evidenzia come, anche nel 2017, prosegue la crescita della produzione nazionale di rifiuti speciali che sfiora i 140 milioni di tonnellate (quasi il 3% in più rispetto al 2016). Questa interessa solo la produzione di rifiuti non pericolosi (+3,1%), mentre rimane stabile quella di rifiuti pericolosi (+0,6%, corrispondente a 60 mila tonnellate). Il maggior contributo alla produzione complessiva arriva dal settore delle costruzioni e demolizioni, che con oltre 57 milioni di tonnellate, concorre al 41% del totale prodotto. Le attività di trattamento dei rifiuti e di risanamento ambientale rappresentano il 25,7% del totale (quasi 36 milioni di tonnellate) e l’insieme delle attività manifatturiere il 21,5% (quasi 30 milioni di tonnellate).

La gestione dei rifiuti speciali aumenta del 4% e l’Italia si conferma leader nel riciclo segnando un +7,7% delle quantità avviate a recupero di materia (67%) ed una diminuzione dell’8,4% di quelle destinate allo smaltimento. Circa 2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali sono coinceneriti in impianti industriali in sostituzione dei combustibili convenzionali, mentre l’incenerimento interessa più di 1 milione di tonnellate (0,9%). In discarica invece sono smaltiti 12 milioni di tonnellate di rifiuti (l’8,2% del totale gestito), di cui circa 10,9 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi e 1,2 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi.

Nel 2017 i rifiuti importati (oltre 6 milioni di tonnellate) sono il doppio di quelli esportati (3 milioni di tonnellate). La quantità maggiore arriva dalla Germania, quasi 2 milioni di tonnellate (dei quali il 96 % rifiuti metallici), seguita da quelli provenienti dalla Svizzera, oltre 1 milione di tonnellate, dalla Francia, 824 mila tonnellate e dall’Austria, 733 mila tonnellate. Il 68% dei rifiuti esportati (poco più di 2 milioni di tonnellate) appartengono alla categoria dei non pericolosi e il restante 32% (circa 1 milione di tonnellate) a quella dei pericolosi. Come precisato dal Direttore ISPRA Bratti, la differenza sostanziale sta nel fatto che mentre i rifiuti importanti sono diretti a processi di recupero, l’export riguarda rifiuti che non riusciamo a trattare a livello nazionale.

Il Rapporto fotografa poi la situazione impiantistica evidenziando che sono 11.209 gli impianti di gestione dei rifiuti speciali operativi in Italia, di cui 6.415 situati al Nord, 2.165 al Centro e 2.629 al Sud. Gli impianti dedicati al recupero di materia sono 4.597 (41% del totale). Circa 20,2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali sono utilizzati, in luogo delle materie prime, all’interno del ciclo produttivo in 1.307 impianti industriali. Tali stabilimenti riciclano il 20% del totale dei rifiuti recuperati a livello nazionale.

Tra i partecipanti all’evento di presentazione, il Presidente di FISE Assoambiente Chicco Testa ha evidenziato in primo luogo come il settore industriale sia in grado di ottimizzare la gestione dei rifiuti senza la necessità di vincoli europei (performance raggiunte superano già gli obiettivi previsti per i rifiuti urbani dalla direttiva 851/2019/UE). L’intervento è stata occasione anche per ribadire la necessità non solo di un intervento urgente in materia di EoW caso per caso che sta generando forti preoccupazioni anche in territori organizzati del Paese ma anche di sanare il gap tra domanda e offerta al fine di risolvere il problema della gestione dei rifiuti e della legalità del sistema.

La norma inserita nella legge “Sblocca cantieri” sull’EoW caso per caso ha rappresentato un tema molto dibattuto dai vari relatori. Le associazioni presenti, inclusa la stessa Confindustria e Legambiente, hanno denunciato la sua assoluta inadeguatezza in quanto essa “taglia fuori” intere filiere di riciclo, peraltro quelle più innovative, e quindi va corretta come peraltro già evidenziato a suo tempo da FISE UNICIRCULAR nel comunicato stampa pubblicato in occasione della pubblicazione in Gazzetta della norma. Su questa posizione si è registrato il forte appoggio dei parlamentari dell’opposizione e, per quanto riguarda l’esigenza di non bloccare gli impianti di riciclo, anche della Lega. Assente purtroppo l’On. Zolezzi del M5S.

Il Direttore del MATTM Mariano Grillo ha dichiarato che al Ministero gli uffici stanno “alacremente lavorando” al fine di trovare una soluzione normativa che tuttavia si presenta complessa e non può consistere in una semplice “copiatura” dell’art. 6 della direttiva lasciando le Regioni indisturbate nel decidere l’EoW caso per caso senza nemmeno un’indicazione o una linea guida a livello centrale. L’esigenza dell’armonizzazione e di affrontare questi temi secondo un rigoroso principio di precauzione è stata ribadita anche dalla senatrice Nugnes (gruppo Misto).

Nel frattempo il Ministero sta lavorando sui 14 decreti EoW per le singole filiere, che tuttavia comportano passaggi istituzionali lunghi e complessi; nello specifico il Direttore Grillo si è riferito al decreto EoW per gli aggregati inerti da C&D, rispetto al quale “occorre fare uno sforzo ulteriore per coniugare tutti gli interessi del Paese, sia delle imprese che dell’ambiente”: a tal fine è in corso il confronto anche con ISPRA, ma “si è ottimisti di trovare una soluzione”.

Per quanti interessati il Rapporto ISPRA sui RS è scaricabile qui.

» 19.07.2019

Recenti

16 Dicembre 2025
Pacchetto infrazioni UE – segnalazioni per l’Italia
La Commissione Europea ha pubblicato il pacchetto di decisioni sulle infrazioni di dicembre 2025. A tal proposito si informa che l’Europa ha deciso di inviare all’Italia una lettera di costituzione in mora e tre pareri motivati ...
Leggi di +
16 Dicembre 2025
Revisione norma GF impianti trattamento rifiuti Regione Piemonte – RICHIESTA CONTRIBUTI
La Regione Piemonte ha coinvolto alcuni stakeholder tra cui Assoambiente nella consultazione sul processo di aggiornamento e riordino della disciplina regionale relativa alle garanzie finanziarie, al fine di allinearla alle disposizioni normative vigenti, mediante l’adeguamento dei criteri e delle modalità di presentazione, nonché dei coefficienti unitari degli importi definiti dalle deliberazioni regionali ora in vigore.
Leggi di +
16 Dicembre 2025
Sentenza Consiglio di Stato sulla validazione del PEF da parte dell’ente di governo d’ambito
Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 9676 del 09/12/2025 si è pronunciato su un ricorso proposto da una società, contro l’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani – ATO Toscana Sud e nei confronti di ARERA, volto ad ottenere la riforma di una sentenza del Tar Toscana e l’annullamento di una serie di atti. Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello ...
Leggi di +
15 Dicembre 2025
Due Diligence imprese – raggiunto accordo provvisorio per modifica della direttiva
Consiglio e Parlamento Europeo hanno raggiunto l’accordo provvisorio sulla proposta di modifica della direttiva 2024/1760/Ue  che impone alle grandi imprese l'adozione di "misure di diligenza" ulteriori rispetto ai già vigenti obblighi ambientali, per prevenire ed eventualmente eliminare gli impatti negativi sull'ambiente (e sui diritti umani) prodotti dalle loro attività e dalle catene del valore a cui partecipano.
Leggi di +
15 Dicembre 2025
Rendicontazione di sostenibilità per le imprese - raggiunto accordo provvisorio per modifica della normativa
Il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta di direttiva di modifica della disciplina UE sui report di sostenibilità delle imprese che, a norma della direttiva UE 2022/2464 obbliga le aziende a fornire informazioni dettagliate sugli impatti ambientali delle attività (cd. rendicontazione di sostenibilità).
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL