L’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) ha diffuso l’“Air quality in Europe – 2019 Report”, che presenta una panoramica aggiornata ed un’analisi della qualità dell'aria in Europa dal 2000 al 2017 valutando gli sforzi per raggiungere gli standard di qualità definiti dalle direttive europee e dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Salute (WHO).
Secondo lo Studio, L’Italia è il primo Paese in Europa per morti premature da biossido di azoto (NO2) con circa 14.600 vittime all'anno ed è nel gruppo di quelli che sforano sistematicamente i limiti di legge per i principali inquinanti atmosferici, calcolando le più elevate concentrazioni di polveri sottili (PM2.5) insieme a sei Paesi dell’est Europa (Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Romania e Slovacchia): parametri che rispettivamente originano soprattutto da trasporti su strada e da attività domestiche.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare n. 144/2019/CS del 25.10.2019 pubblicata sul sito UNICIRCULAR.