Iniziato alla Camera dei deputati l’esame della pdl recante disposizioni per l'incremento degli impianti destinati al pretrattamento, alla selezione della frazione organica e degli imballaggi e al recupero energetico dei rifiuti urbani, assimilati e speciali non pericolosi, nonché misure volte a favorire l'economia circolare (AC. 1792).
La relatrice Erica Mazzetti (FI) ha illustrato i principali contenuti della proposta di legge e ha fatto presente che l'iniziativa legislativa muove dall'esigenza innegabile di dotare l'Italia di infrastrutture moderne per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti. L'insufficienza dell'attuale parco impiantistico – soprattutto nelle regioni centrali e meridionali – è la principale causa dell'eccessivo ricorso alle discariche e del dispendioso trasferimento verso gli impianti del Nord di ingenti quantitativi di rifiuti provenienti da territori che non sono in grado di chiudere il ciclo dei rifiuti all'interno dei loro confini. Favorire la creazione di nuovi impianti e quindi il recupero di materia e di energia consentirebbe di raggiungere più agevolmente gli ambiziosi obiettivi di tutela ambientale e di economia circolare che animano le recenti direttive dell'Unione europea.
Paola Deiana (M5S) ha osservato che si tratta di una proposta che presenta notevoli criticità, soprattutto con riguardo ai contenuti di cui all'articolo 1 recante “Misure per la realizzazione di impianti per la gestione dei rifiuti”. A suo avviso si può aprire un confronto costruttivo sui contenuti di cui agli articoli 2 “Fondo per investimenti in ricerca e sviluppo per l'economia circolare” e 3 “Contratti pubblici per la sostenibilità ambientale e la riduzione della plastica”, mentre le disposizioni di cui all'articolo 4 recente “Cessazione della qualifica di rifiuto”, come anticipato dalla relatrice, risultano di fatto superate dall'emanazione della recente normativa in sede europea.
Disponibile qui il dossier pubblicato alla Camera dei deputati.