ISPRA ha presentato oggi, in videoconferenza, due rapporti, il National Inventory Report 2020 (scaricabile qui) e l’Informative Inventory Report 2020 (scaricabile qui) che presentano il quadro globale e di dettaglio della situazione italiana sull'andamento dello stato emissivo dei gas serra e degli inquinanti atmosferici dal 1990 al 2018. Il primo corrisponde alla comunicazione ufficiale italiana dell’inventario delle emissioni, secondo quanto previsto dalla Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite, dal Protocollo di Kyoto e dal Meccanismo di Monitoraggio dei Gas Serra dell’UE; il secondo, la comunicazione annuale dell’inventario nazionale delle emissioni delle sostanze transfrontaliere, conformemente alla Convenzione sull’Inquinamento Transfrontaliero a Lungo Raggio. Nei documenti si analizza la serie storica delle emissioni di gas serra e altri inquinanti dal 1990 al 2018 (con una stima preliminare 2019 e prime considerazioni sul trimestre 2020), si descrivono le sorgenti chiave e la loro incertezza, documentando metodologie di stima, fonti dei dati e fattori di emissione.
Dai rapporti emerge come il trend delle emissioni di gas serra degli ultimi 28 anni sia positivo facendo registrare, nel 2018, una riduzione del 17% rispetto al 1990 (passando da 516 a 428 Mt di CO2 equivalente) e dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Tale diminuzione è imputabile alla crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili e all’incremento dell’efficienza energetica nei settori industriali. La quota maggiore delle emissioni totali di gas serra va attribuita al settore energetico, con una percentuale pari all’80,5%, seguito dal settore dei processi industriali e dell’agricoltura, che rappresentano rispettivamente l’8,1% ed il 7,1% delle emissioni totali, chiude il settore dei rifiuti che contribuisce per il 4,3%. Nel periodo considerato il livello della decrescita è pari al 18,7% per il settore energetico, al 14,2% per i processi industriali, al 13% per l’agricoltura mentre per il settore dei rifiuti le emissioni sono aumentate del 5,7%. Secondo il Rapporto queste però sono destinate a ridursi nei prossimi anni, attraverso il miglioramento dell’efficienza di captazione del biogas e la riduzione di materia organica biodegradabile in discarica grazie ad una raccolta differenziata sempre più accurata.
Per maggiori informazioni si rimanda al contenuto dei Rapporti.