Le modifiche allo stile di vita e alle attività quotidiane imposte ai cittadini dalle misure restrittivi per il contenimento della diffusione dell’epidemia hanno avuto, per quanto riguarda la raccolta differenziata di imballaggi in acciaio (barattoli, scatolette, tappi, coperchi e bombolette), un impatto positivo. Infatti, nei primi tre mesi del 2020 nel nostro Paese ne sono state raccolte 40.606 t, con una crescita del +16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dove la raccolta si era attestata a 35.007 t.
La crescita più marcata è stata fatta segnare dalle regioni del Sud che hanno raggiunto il risultato record di 10.800 t (nel primo trimestre 2019 le tonnellate di imballaggi in acciaio raccolte erano state 8.000). Forte aumento anche nel Centro Italia, dove le tonnellate di imballaggi in acciaio raccolte sono passate dalle 5.400 del 2019 alle 7.100 di quest’anno.
Secondo il consorzio, al raggiungimento di tali risultati di eccezione ha contribuito, oltre all’aumento dei consumi dei prodotti conservati in contenitori in acciaio, anche una maggiore attenzione nei confronti del corretto conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini. I quantitativi raccolti hanno messo alla prova l’intera filiera del riciclo, anche a seguito della chiusura delle acciaierie con forno elettrico in cui viene realizzata la fusione del rottame. Il sistema è riuscito a far fronte al momento delicato grazie allo stoccaggio da parte degli operatori dei quantitativi che non potevano essere assorbiti dalle acciaierie, che ora hanno ripreso ad operare con ritmi vicini a quelli pre-crisi.