AssoAmbiente

News

Briefing EEA su allungamento della vita delle AEE.

L'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) ha pubblicato un briefing intitolato "Longer lasting electronics benefit environmental" dove viene mostrata la necessità di aumentare la longevità dei beni elettrici ed elettronici presenti nelle nostre abitazioni, in quanto, anche questa semplice azione è in grado di dare forte slancio al modello di economia circolare e ridurre gli impatti generati da questi prodotti.

Lo studio evidenzia come in Europa, ogni anno, in media, vengano immessi sul mercato più di 20 kg a persona di beni elettrici ed elettronici (dati Eurostat 2019) e che il loro utilizzo medio è di 2.3 anni, un tempo inferiore rispetto a quello programmato dal produttore come "durata di vita".

Il briefing sottolinea quindi che, per ridurre gli impatti e contribuire al raggiungimento degli obiettivi posti dall'UE nella lotta al cambiamento climatico e nella salvaguardia del Pianeta, è necessario estendere l'uso e ritardare l'obsolescenza di questi beni Gli impatti ambientali prodotti da questi beni riguardano:

 

 

  • il consumo di acqua;
  • l'utilizzo di sostanze chimiche, soprattutto nella fase di estrazione;
  • la produzione di rifiuti.

Gli effetti sull'ambiente però non sono sempre uguali e variano a seconda della tipologia di prodotto, ad esempio, le lavatrici e le asciugatrici hanno la fase di maggiore impatto in atmosfera durante l'utilizzo, mentre, per i cellulari, una fase particolarmente critica risulta quella dell'estrazione di alcune materie prime, anche rare, necessarie alla loro produzione e funzionamento.

Quando questi prodotti non vengono più utilizzati divengono RAEE, una tipologia di rifiuti in forte crescita che ogni anno nel Mondo fa registrare l’aumento più rapido, pari al 4%. Nell'Unione Europea, la produzione di RAEE, nel 2017, ha raggiunto 10,4 milioni di tonnellate, pari ad una media di circa 20 kg per abitante, e di queste ne è stato raccolto il 44%.

Il briefing elenca poi le misure che dovrebbero essere incentivate da specifiche politiche tese a rafforzare i modelli di economia circolare:

  • realizzare il prodotto partendo dall'eco-design che tenga in considerazione l'intero ciclo di vita del prodotto;
  • ripensare al fine vita di queste apparecchiature elettriche ed elettroniche, migliorando i sistemi di smaltimento e riciclaggio;
  • incrementare l'utilizzo delle certificazioni energetiche e di quelle ambientali;
  • aumentare gli acquisti verdi;
  • estendere la responsabilità del produttore nella gestione del fine vita del prodotto;
  • introdurre il passaporto elettronico dove trovare informazioni sull'origine del prodotto, la composizione e le modalità di riparazione.

 

 

Il briefing, nella sua seconda parte, prende in considerazione 4 diversi prodotti elettrici ed elettronici (telefoni cellulari, televisori, lavatrici e aspirapolvere) indicando quanto estendere la loro vita al fine di ridurre gli impatti sull'ambiente.

Per quanto riguarda gli smartphone EEA stima che le emissioni in atmosfera prodotte, a seconda del modello, variano entro un range che va da 16 a 110 kg di CO2 equivalenti. L'insieme delle emissioni prodotte dai cellulari costituisce un grosso impatto sull'ambiente e sul clima, che non proviene solo dalla fase di produzione ma anche d'uso e di ricarica.

Per quanto riguarda le lavatrici, se ne contano più di 200 milioni in tutta Europa, è presente nel 92% delle abitazioni europee e viene utilizzata, in media, 3.8 volte a settimana. La lavatrice viene sostituita prevalentemente in caso di rottura, approssimativamente la sua durata si aggira intorno agli 8 anni, nonostante siano progettate per realizzare un numero di cicli di lavaggio che corrisponde ad una previsione di vita di 12.5 anni. Più del 75% degli impatti ambientali derivanti dalle lavatrici proviene dalla fase di uso e allungarne l'utilizzo è fondamentale. Le Nazioni Unite raccomandano di utilizzare questi elettrodomestici almeno per 10 anni e di sostituirli solo in caso di rottura, scegliendo un modello energeticamente più efficiente.

Per maggiori informazioni si rimanda al Briefing, consultabile qui.

» 10.07.2020

Recenti

28 Marzo 2025
Rapporto annuale CdC RAEE
Il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE) ha pubblicato il nuovo Rapporto Annuale che sintetizza i risultati della raccolta complessiva effettuata in Italia da tutti i sistemi collettivi dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche consorziati nel 2024.
Leggi di +
28 Marzo 2025
Briefing EEA sulla circolarità del settore tessile in Europa
L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha pubblicato un briefing intitolato "Circularity of the Eu textiles value chain in numbers", dove vengono fornite una serie di informazioni sulla filiera che si occupa della gestione dei rifiuti tessili, con un approfondimento sugli impatti che questa genera.
Leggi di +
27 Marzo 2025
ARERA – Legittimo il meccanismo di riconoscimento dell’inflazione previsto dal MTR-2
Il Consiglio di Stato con la sentenza 2421/2025 ha accolto le ragioni dell’ARERA rispetto alla mancata previsione, nella Metodologia tariffaria, di un sistema di conguaglio automatico dell’inflazione.
Leggi di +
27 Marzo 2025
Piani sociali per il clima - Comunicazioni UE su DNSH/Fondi e orientamento definizione Piani
Lo scorso 25 marzo 2025, la Commissione europea ha pubblicato: la Comunicazione C/2025/1597 - la Comunicazione C/2025/1596 ....
Leggi di +
26 Marzo 2025
Caratterizzazione rifiuti – Sentenza TAR Lombardia
Il TAR Lombardia ha stabilito l’illegittimità del provvedimento della Pubblica amministrazione che impone al gestore di un impianto di trattamento rifiuti l'obbligo di caratterizzarli in ingresso, in quanto tale adempimento spetta al produttore.
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL