Un aumento dei costi in bolletta rifiuti per i cittadini di Roma Capitale di circa 10 milioni di euro in due anni e la sottrazione al libero mercato da parte dell’azienda AMA della raccolta di rifiuti presso 12 mila utenze commerciali.
E’ questo il commento delle Associazioni Unionmaceri – l’Associazione nazionale dei recuperatori di carta e cartone aderente a FISE UNIRE (Unione Imprese del Recupero di Confindustria) e Federmacero – Federazione Nazionale Macero e mercato alla sentenza del TAR che ha respinto il ricorso presentato da alcune aziende del settore della raccolta e recupero rifiuti contro la gara bandita dall’AMA per la raccolta differenziata porta a porta presso 12 mila utenze commerciali (ristoranti, supermercati, etc…).
A differenza di quanto comunicato dall’azienda del Comune in questi giorni, le nuove modalità di raccolta provocheranno un aumento dei costi per i cittadini di Roma di circa 10 milioni di euro in due anni (come evidenziato nella relazione depositata al TAR), senza contare che in questo modo AMA si inserisce in un mercato (quello delle utenze commerciali) che non le compete, come dimostrano le 8.900 nuove utenze che AMA ha intenzione di servire (definite utenze target nel bando di gara), facendo ricadere sui cittadini il costo di attività fino ad ora svolte senza alcun coinvolgimento, né aggravio per il pubblico, in quanto oggetto di libera contrattazione tra privati
Il contenzioso non finisce qui. Le imprese ricorrenti e le Associazioni di categoria stanno valutando la possibilità di un ricorso in Consiglio di Stato.