AssoAmbiente

News

Legge di stabilità, la Tares si trasforma in Trise.

Cambia il nome, da Tares a Trise, ma la sostanza è sempre la stessa: la nuova tassa sui rifiuti e i servizi comunali indivisibili prevista dalla bozza della legge di stabilità che sarà discussa oggi nel Consiglio dei Ministri, è una riesumazione di quella che, entrata formalmente in vigore ilgennaio di quest’anno, non è mai stato possibile applicare, al punto che, ora, per l’ultima rata 2013 della tassa sui rifiuti, i Comuni potranno applicare la vecchia Tarsu.

Esattamente come l’inapplicabile (e per questo mai decollata) Tares, la nuova tassa torna a mettere insieme i rifiuti e una serie di servizi comunali che nulla hanno a che vedere con l’igiene ambientale, come la polizia locale o l’illuminazione stradale. Ed esattamente come nella Tares, anche nella Trise la tariffa puntuale, quella cioè che commisura la tassa all’effettiva quantità e qualità dei rifiuti conferiti dal cittadino, ha un ruolo del tutto marginale e residuale, con buona pace del principio europeochi inquina paga” e nonostante i ripetuti richiami in questo senso da parte del Ministero dell’Ambiente.

 “Ora auspichiamo che il provvedimento possa essere significativamente migliorato afferma il presidente di Federambiente, Daniele Fortini –. Il sistema delle industrie italiane impegnate nel ciclo dei rifiuti ha bisogno di un quadro normativo certo, stabile e applicabile per garantire servizi efficienti, miglioramenti della produttività e nuovi investimenti”.

Il sistema di finanziamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani non trova pace: si assiste a continui cambi di direzioneevidenzia il Presidente di FISE Assoambiente, Monica Cerroni -  i cui effetti si riflettono negativamente sulle gestioni finanziarie delle imprese del settore, sui Comuni, chiamati ad apportare continue modifiche ai regolamenti in materia, e sui cittadini, disorientati, che non riescono a pianificare le spese familiari”.

Unico aspetto positivo della tassa prevista nella legge di stabilità – ma anch’esso ripreso, peraltro, dalla Tares – è il mantenimento dell’obbligo di copertura al 100 per cento dei costi della gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Un elemento, questo, che, se la legge fosse applicabile,  potrebbe contribuire a dare certezza di risorse finanziarie al comparto.

» 15.10.2013

Recenti

21 Novembre 2025
ALTHESYS Strategic Consultants | WAS Annual Report | Roma, 27 novembre
dodicesima edizione Report, uno dei momenti più consolidati di analisi e confronto per l’industria italiana del waste management e del riciclo.
Leggi di +
21 Novembre 2025
KEEP CLEAN AND RUN FOR PEACE 2025 | Undicesima Edizione
ASSOAMBIENTE ha partecipato alla campagna di sensibilizzazione che da anni rappresenta un importante punto di riferimento nella lotta al littering.
Leggi di +
20 Novembre 2025
Sentenza Cassazione su classificazione come rifiuto
La Corte di Cassazion, ha chiarito che per classificare sostanze od oggetti come "rifiuti" non è necessario che il Giudice disponga sempre verifiche tecniche, potendo egli ricavare questa condizione da altri elementi di prova.
Leggi di +
19 Novembre 2025
Circular Economy Act – Questionario Commissione per FEAD
La Commissione Europea ha contattato FEAD ed altri stakeholder per un’ulteriore consultazione su uno studio a supporto della valutazione d’impatto di alcune parti della proposta del nuovo Circular Economy Act, la norma che mira ad accelerare la transizione verso un'economia più circolare, aumentando la sicurezza economica, la resilienza, la competitività e la decarbonizzazione dell'UE.
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL