AssoAmbiente

News

Linee Guida FISE Assoambiente per prevenire corruzione e reati ambientali

Comunicato Stampa del 25.02.2016


Presentate le nuove Linee Guida per l’applicazione del D.Lgs 231/2001 nel settore della gestione rifiuti. Il documento è stato verificato e approvato dal Ministero di Giustizia.

Linee Guida FISE Assoambiente per prevenire corruzione e reati ambientali


“Uno strumento di prevenzione e tutela contro corruzione e reati ambientali, in grado di supportare le imprese di gestione rifiuti nell’adozione di un modello di organizzazione, gestione e controllo”.

Con questi obiettivi FISE Assoambiente l’Associazione Imprese Servizi Ambientali di Confindustria, in collaborazione con Certiquality, ha elaborato leLinee Guida Modelli Organizzativi e sistemi di gestione ambientale, presentate stamanea Roma in Confindustria nel corso di un evento cui hanno preso parte, tra gli altri, Giuseppe Berretta - Commissione Giustizia della Camera, Miriam CominelliCommissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e Bruno Giordano Magistrato della Corte di Cassazione.

Le Linee Guida di FISE Assoambiente, che costituiscono un approfondimento per le attività di igiene urbana e gestione rifiuti rispetto alle Linee Guida elaborate da Confindustria, sono state approvate dal Ministero di Giustizia e rappresentano per le imprese che operano nel settore uno strumento operativo per definire un adeguato sistema di prevenzione e controllo dei reati.

A quasi 15 anni dal Decreto Legislativo n. 231 del 2001 relativo ai reati societari e nei confronti della pubblica amministrazione, l’estensione alle tematiche della sicurezza sul lavoro e ai delitti contro l’ambiente (illeciti nella raccolta, trasporto, recupero o smaltimento di rifiuti e controllo dei siti di smaltimento, etc…) ha ampliato ulteriormente il numero di imprese coinvolte.

Perno centrale delle Linee Guida elaborate da FISE Assoambiente sono i MOG (Modelli Organizzativi), un sistema di controllo preventivo, che parte da un’analisi dei rischi, individua le fattispecie di reato cui è potenzialmente sottoposta l’organizzazione e definisce un adeguato sistema di prevenzione e controllo. Tra i principali obiettivi dei Modelli Organizzativi c’è l’individuazione delle attività nel cui ambito possono essere commessi reati, la previsione di specifici protocolli diretti a programmare la formazione, l’attuazione delle decisioni dell’azienda in relazione ai reati da prevenire e l’introduzione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel Modello.

FISE Assoambiente, con la collaborazione di Certiquality, ha realizzato le Linee Guida proprio per supportare, attraverso indicazioni e misure tratte dalla pratica aziendale, le imprese nell’identificazione delle attività “sensibili” potenzialmente in grado di condurre i soggetti apicali ad assumere una condotta colposa; tra queste, la pianificazione dei conferimenti/trasporti, la gestione flussi in ingresso e in uscita, i monitoraggi ambientali (suolo, acqua e aria), la gestione gare e la manutenzione impianti.

Le Linee Guida presentate oggi”, dichiara il Presidente di FISE Assoambiente, Giulio Manzini, “sono il frutto di un impegnativo lavoro riconosciuto anche dal Ministero di Giustizia, finalizzato a promuovere concretamente la legalità nel mercato della gestione rifiuti, ad alimentare la fiducia e a tutelare il capitale reputazionale e di immagine delle imprese del comparto, rendendo verificabile la loro affidabilità nelle gare, nei bandi e in generale nei rapporti con altri soggetti pubblici e privati”.

In questo ambito alcune indicazioni inedite e interessanti emergono da una recente ricerca condotta dal Dipartimento Diritto dell’Economia dell’Università degli Studi “Roma Tre”, nell’ambito di un più ampio studio internazionale dal titolo Compliance Programs for the prevention of economic crimes, coordinato dalla Waseda University di Tokyo.

Dallo studio, che ha preso in considerazione un campione di realtà industriali del nostro Paese che hanno adottato procedure per prevenire comportamenti “infedeli” dei propri dipendenti, emerge che quasi tutte le imprese hanno preso di mira, tutelandosi nelle diverse aree di rischio, i crimini economici (98% dei casi), la corruzione (98%) e le frodi (indicate dall’85% del campione).

» 25.02.2016

Recenti

05 Agosto 2025
Agenzia Entrate su decorrenza modifica aliquota IVA conferimento in discarica e incenerimento senza recupero energetico
L’Agenzia delle Entrate con risposta n. 12 del 1° agosto 2025 ha chiarito che “le fatture emesse entro il 31 dicembre 2024 con l'aliquota IVA del 10% restano valide. Ugualmente validi restano i pagamenti effettuati, entro la medesima data, considerando applicabile l'aliquota IVA del 10% e la cui fattura è stata emessa dopo il 1° gennaio 2025”.
Leggi di +
05 Agosto 2025
Delibere CVC RAEE su ricondizionamento e rendicontazione attività comunicazione
Il Comitato di Vigilanza e Controllo dei RAEE ha pubblicato un parere relativo al campo di applicazione del D.Lgs. 49/2014 in materia di RAEE.
Leggi di +
05 Agosto 2025
Convertito in legge il DL 84/2025 in materia fiscale
Pubblicata la Legge 30 luglio 2025, n. 108 di conversione del decreto-legge 17 giugno 2025, n. 84 recante «Disposizioni urgenti in materia fiscale» che introduce diverse novità per quanto riguarda, tra l’altro, spese di trasferta, redditi di lavoro autonomo e impresa, “Maxi-deduzione” per le nuove assunzioni...
Leggi di +
04 Agosto 2025
Piano d’azione nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria
Con DPCM 20 giugno 2025 il Consiglio dei Ministri nella riunione del 20 giugno 2025 ha approvato il «Piano di azione nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria» che individua per ogni misura le amministrazioni centrali, regionali e locali cui è demandata l’attuazione della misura.
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL