Lo scorso 20 marzo è stato presentato a Roma il Rapporto Nazionale sul Riutilizzo 2018, realizzato da Occhio del Riciclone in collaborazione con Utilitalia. Il Rapporto (scaricabile qui), in cui è presente anche il punto di vista di UNICIRCULAR con l’intervento (pag. 10) del Segretario Letizia Nepi dal titolo “Economia circolare: un cambio di paradigma che richiede scelte responsabili”, evidenzia come i beni durevoli riutilizzabili (considerando solo quelli in buono stato e facilmente collocabili sul mercato) presenti nel flusso dei rifiuti urbani superano le 600.000 tonnellate annue, circa il 2% della produzione nazionale di rifiuti.
Si tratta di mobili, elettrodomestici, libri, giocattoli e oggettistica che, in mancanza di un quadro normativo capace di favorire la strutturazione di vere e proprie filiere, quasi mai vengono riutilizzati.
Ciò provoca un danno pari a circa 60 milioni di euro l’anno relativo ai soli costi di smaltimento, senza considerare il valore degli oggetti di seconda mano. Lo studio sottolinea come, per favorire e garantire la crescita del settore, sia necessario puntare, attraverso un adeguato quadro normativo, sulla creazione di impianti di “preparazione per il riutilizzo”, in grado di funzionare su scala industriale.
Il rapporto, evidenzia come i negozi dell’usato conto terzi e il commercio ambulante si confermano leader nella vendita dell’usato. Ad oggi si contano circa 2.000-3.000 negozi in conto terzi distribuiti sull’intero territorio nazionale, con circa un negozio ogni 31.000 abitanti nel Nord e Centro Italia, mentre al Sud se ne conta uno ogni 87.000. I mercatini che ospitano commercianti ambulanti sono invece almeno 550, senza contare quelli informali o abusivi. Il totale degli operatori ambulanti dell’usato è difficile da calcolare ma si presume si aggiri tra le 50.000 e le 80.000 unità.