AssoAmbiente

News

Legambiente, Rapporto Ecomafia 2018

Dal Rapporto Ecomafia 2018, redatto da Legambiente e presentato in data odierna a Roma, emerge come il 2017 sia stato un anno record sia per numero di arresti per crimini contro l’ambiente che per numero di inchieste sui traffici illeciti dei rifiuti. Tale risultato è riconducibile sia ad una più ampia applicazione della Legge 68 sui reati ambientali (applicata 484 volte) che ad un’intensificazione dell’attività delle forze dell’ordine contro i trafficanti di rifiuti. A completare il quadro c’è il fatturato dell’ecomafia che sale a quota 14,1 miliardi, una crescita del 9,4%, dovuta soprattutto alla lievitazione nel ciclo dei rifiuti, nelle filiere agroalimentari e nel racket animale.

Nello specifico, gli illeciti ambientali registrati nel 2017 sono 30.692 (+18,6% per cento rispetto all’anno precedente e circa 84 al giorno), il numero di persone denunciata è pari a 39.211 (+ 36%) e i sequestri effettuati arrivano a 11.027 (+51,5%). Nelle quattro Regioni a tradizionale insediamento mafioso è stato verbalizzato il 44% del totale nazionale di infrazioni. La Campania è la regione in cui si registra il maggior numero di illeciti ambientali (4.382 che rappresentano il 14,6% del totale nazionale), seguita dalla Sicilia (3.178), dalla Puglia (3.119), dalla Calabria (2.809) e dal Lazio (2.684).

Secondo i dati del Ministero della Giustizia i procedimenti totali avviati dalle procure sono stati 614, contro i 265 dell’anno precedente. La fattispecie più applicata è stata l’inquinamento ambientale con 361 casi, seguita dall’omessa bonifica (81), i delitti colposi contro l’ambiente (64), il disastro ambientale (55), l’impedimento al controllo (29) e il traffico di materiale ad alta radioattività (7). Il balzo in avanti nell’applicazione della Legge 68 è certificato anche considerando l’attività di tutte le forze dell’ordine, dove gli ecoreati contestati passano da 173 (anno 2016) a 303, con una impennata netta del 75%. Il Rapporto evidenzia come nel 2017 la percentuale più alta di illeciti sia concentrata nel settore dei rifiuti, pari al 24%, seguita dai delitti contro animali e fauna selvatica (22,8%), incendi boschivi (21,3%) e ciclo del cemento (12,7%). Crescono anche le tonnellate di rifiuti sequestrate dalle forze dell’ordine nell’ultimo anno e mezzo (1 gennaio 2017 - 31 maggio 2018) che, nell’ambito di 54 inchieste, sono state più di 4,5 milioni di tonnellate. Tra le tipologie di rifiuti maggiormente oggetto di illeciti ci sono i fanghi industriali, le polveri di abbattimento fumi, i RAEE, i materiali plastici, gli scarti metallici e carta e cartone. Più che allo smaltimento vero e proprio è alle operazioni di trattamento e riciclo che in generale puntano i trafficanti, sia per ridurre i costi di gestione che per evadere il fisco.

Il Rapporto sottolinea anche l’allarme legato agli shopper in plastica fuori norma che, in media, si attestano a circa il 60% di quelli messi in circolazione.

Al seguente link http://noecomafia.it/, per chi interessato, è possibile avere maggiori informazioni nonchè acquistare il Rapporto Ecomafie 2018.

» 09.07.2018

Recenti

20 Giugno 2025
FIR DIGITALE - rilascio nuova versione 1.1.0 dell’App RENTRi
E’ stata rilasciata la nuova versione 1.1.0 dell’App RENTRi (ambiente DEMO) disponibile per entrambe le piattaforme IOS e Android che riporta alcune novità rispetto alla precedente versione del 14 marzo 2025.
Leggi di +
18 Giugno 2025
ALBO GESTORI - Legge Quadro n. 40/2025 - Possibilità integrazione cat. 1 codice EER 20.03.99 (rifiuti da eventi calamitosi)
Pubblicata nella sezione “News” del sito istituzionale dell’Albo, un’informativa che invita le imprese iscritte in categoria 1 a valutare l’integrazione nelle proprie autorizzazioni del codice EER: “20.03.99 – Rifiuto urbano derivante da eventi calamitosi ...
Leggi di +
18 Giugno 2025
MUD scadenza presentazione slitta al 30 giugno 2025
Con Comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, il MASE ha chiarito che il Modello unico di dichiarazione ambientale, relativo ai rifiuti prodotti e gestiti nell’anno 2024, potrà essere presentato sino a lunedì 30 giugno 2025.
Leggi di +
18 Giugno 2025
Resoconto incontro tecnico-operativo promosso da Ecocerved su implementazione FIR digitale
Assoambiente, unitamente ad un panel ristretto composto da alcune Associazioni di categoria e sviluppatori software già attivi sul tema, è stata coinvolta nei giorni scorsi dal MASE ed Ecocerved, in un primo confronto tecnico sull’implementazione del FIR digitale che entrerà in vigore, per tutti i soggetti iscritti al RENTRi, a partire dal 13 febbraio 2026.
Leggi di +
17 Giugno 2025
PRTR - posticipo date inserimento dati 2024 nell’applicativo
A causa di problemi tecnici che non è stato possibile risolvere, è stata posticipata nuovamente da Ispra, a data da stabilire, la possibilità di registrazione come utenti e l’inserimento dati 2024 nell’applicativo PRTR.
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL