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Assoambiente contro il littering

Il littering è un problema diffuso ed è indice di un degrado non solo ambientale ma anche, e forse soprattutto, culturale. L'abbandono dei rifiuti è un problema di coscienza della relazione con l'ambiente in cui viviamo. Per questo Assoambiente lancia la campagna #NoLittering, Non abbandonare i rifiuti!

L’Associazione non è nuova a iniziative di educazione ambientale: da anni porta avanti, in collaborazione con Libri Progetti Educativi, la campagna Tutto si trasforma. I rifiuti sotto una nuova luce. L’iniziativa è rivolta alle classi della scuola secondaria di primo grado, IV e V elementare di tutto il territorio nazionale, per sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie sul tema della gestione dei rifiuti.

Per quanto concerne la tematica del littering, FISE Assoambiente è partner di “Keep Clean and Run”, l’eco-trail che nel 2017 ha visto l’eco-runner Roberto Cavallo - accompagnato da numerosi altri testimonial sportivi di fama nazionale – percorrere oltre 350 km di strade e sentieri attraverso Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia compiendo azioni di pulizia dai rifiuti abbandonati lungo il percorso. La sola manifestazione Keep Clean and Run ha consentito di raccogliere 206 kg di rifiuti abbandonati lungo il percorso e 15.210 kg di rifiuti nelle oltre 30 azioni di pulizia che hanno accompagnato la corsa.

FISE Assoambiente ha anche promosso, in collaborazione con il Comune di Castel Gandolfo, un’attività di pulizia straordinaria nell’ambito della campagna europea Let’s Clean Up Europe. La campagna ha riguardato nello specifico la pulizia delle coste del Lago di Albano, uno dei siti Natura 2000, e mirerà anche a rafforzare l’impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti del comune di Castel Gandolfo, residenza papale e uno tra i Borghi più belli d’Italia, che ha raggiunto il ragguardevole tasso del 76,5% di raccolta differenziata.

Littering e turismo

L’Italia è da sempre meta privilegiata per le vacanze. Immenso è il nostro patrimonio culturale e le bellezze paesaggistiche non sono certo da meno.

Secondo il rapporto 2017 del World Economic Forum, «Travel & Tourism Competitiveness Report», l’Italia deve però accontentarsi di un non brillantissimo ottavo posto. Al primo c’è la Spagna seguita da Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Australia, e solo dopo veniamo noi. Certo è che:

  • Nessuno vuole andare in vacanza o affacciarsi alla finestra per guardare una montagna di rifiuti, o andare a fare una passeggiata tra i mozziconi di sigaretta e le bottiglie di plastica, calpestando le chewing gum a terra.
  • Un luogo rovinato dal littering perde di attrattiva, nonostante le sue bellezze naturali e culturali.

Qualche numero sul littering

In Europa e nel mondo:

  • Sulle strade d’Europa il littering produce 14 milioni di tonnellate l’anno di rifiuti abbandonati
  • Il 32% degli oggetti in plastica sfugge alla raccolta differenziata e finisce nell'ambiente
  • Risolvere il problema costerebbe all’Unione Europea 13 miliardi di euro all’anno
  • Secondo uno studio del World Economic Forum viene riversata ogni minuto nei mari una quantità pari a quella di quattro camion zeppi di spazzatura
  • Tra i 700.000 e un milione di uccelli marini rimangono ogni anno uccisi per soffocamento o intrappolamento da litter

In Italia:

I dati dell’indagine Beach Litter 2017 condotta da Legambiente confermano anche quest’anno una situazione critica: su 62 spiagge italiane, per un totale di oltre 200mila metri quadri pari a quasi 170 piscine olimpioniche, sono stati trovati una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia.

Materiali raccolti:

  • I posto: plastica (84% degli oggetti rinvenuti)
  • II posto: vetro/ceramica (4,4% degli oggetti rinvenuti),
  • III posto: metallo (4% degli oggetti rinvenuti)
  • IV posto: carta e cartone (3% degli oggetti rinvenuti).

Top ten degli oggetti raccolti:

  •   I posto: reti per la coltivazione dei mitili(11%).
  •   II posto: tappi e coperchi (9,6%)
  •   III posto: frammenti di oggetti fatti di plastica (9,3%) minori di 50 cm.
  •   IV posto: mozziconi di sigaretta (8,5%),
  •   V posto: le bottiglie e i contenitori di plastica per bevande (7,7%),
  •   VI posto: i cotton fioc (6,1%);
  •   VII posto: stoviglie usa getta (4,4%),
  •   VIII posto: polistirolo (4,4%)
  •   IX posto: bottiglie e contenitori di plastica non per bevande (2,9%)
  •   X posto: altri oggetti di plastica (2,8%).

Una menzione speciale va riservata alla presenza dei sacchetti di plastica, shopper e buste, che rappresentano l’undicesimo oggetto più frequente sulle spiagge italiane (il 2%).

-  Secondo l’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) in Italia rimuovere 1 gomma da masticare dall’asfalto costa 1 euro e il tempo richiesto dall’operazione è pari a 2 minuti.

In Italia consumiamo circa 23 mila tonnellate di gomme da masticare, se tutti adottassero comportamenti incivili il costo per la collettività arriverebbe alla iperbolica cifra di 23 miliardi di euro.

-  In italia si consumano 72 miliardi di sigarette all'anno

1 solo mozzicone è in grado di inquinare 500 litri d’acqua - Un mozzicone in mare necessita di un tempo compreso fra i 2 e i 5 anni per degradarsi.

 

Sanzioni per chi abbandona i rifiuti di piccole dimensioni

Dall’entrata in vigore del “Collegato Ambientale” si prevedono sanzioni per chi abbandona sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi rifiuti di piccolissime dimensioni (ad es. mozziconi, scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare).

La sanzione va da trenta a centocinquanta euro per l’abbandono di piccoli rifiuti e se l'abbandono riguarda i rifiuti di prodotti da fumo la sanzione è aumentata fino al doppio (fino a trecento euro!)

» 11.07.2017

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