AssoAmbiente

News

031/2015/LE

Facciamo seguito alla nostra circolare n. 125 del 3 settembre 2014 con cui davamo notizia dell’approvazione della Legge di conversione del DL 91/2014 per un aggiornamento in materia, in particolare su quanto disposto all’art. 15 del provvedimentoche rimanda ad un futuro decreto ministeriale la definizione dei criteri e delle soglie per la valutazione di assoggettabilità a VIA e per le modalità con cui le Regioni dovranno adeguare tali criteri e tali soglie alle specifiche situazioni ambientali e territoriali.

Pur in attesa dell’emanazione del suddetto decreto, per rendere immediato ed effettivo il riallineamento del diritto interno al diritto UE, con la disposizione dell'art. 15, comma 1, lett. c), del D.L. n. 91/2014, il Legislatore ha previsto un'apposita norma transitoria secondo la quale “Fino alla data di entrata in vigore del suddetto decreto, la procedura di cui all'articolo 20 è effettuata caso per caso, sulla base dei criteri stabiliti nell'allegato V”.

L’Associazione ha seguito fin dall’inizio l'iter di predisposizione del Decreto formulando, anche con l’ausilio del gruppo di lavoro a cui partecipano le aziende associate, specifiche osservazioni e proposte per correggere talune criticità del provvedimento e, in particolar modo, per ridurre al minimo la discrezionalità delle singole Regioni nello stabilire disposizioni più restrittive puntando sull’esigenza di rendere immediatamente applicabili su tutto il territorio le disposizioni dell’emanando decreto nelle more dell’adeguamento da parte delle autorità locali.

In considerazione del fatto che lo schema di decreto predisposto dal MATTM è attualmente all’esame delle Commissioni parlamentari per l’espressione del previsto parere e che, sulla base di quanto sopra detto, al momento è in vigore la norma transitoria che prevede la verifica di assoggettabilità “caso per caso”, il Ministero per affrontare i molteplici quesiti pervenuti ed inerenti la portata dell’interpretazione della norma, ha pubblicato un’apposita nota (riportata in allegato alla presente) che stabilisce che:

a)      “le soglie fissate per le singole categorie progettuali dall’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., ove previste, non sono più applicabili in quanto tali

e, conseguentemente

b)      la procedura di assoggettabilità a VIA deve essere effettuata a seguito di esame “caso per caso”, condotto su ciascun progetto ricadente nelle categorie elencate nell’Allegato IV sulla base dei criteri individuati nell’allegato V, indipendentemente dalle eventuali soglie dimensionali già fissate dalla normativa statale e regionale, come pure dagli eventuali criteri previsti nella normativa regionale che limitano il campo di applicazione della medesima”.

La Nota esplicativa a firma del Ministro continua altresì sostenendo che“appare evidente quindi che la valutazione "caso per caso", introdotta nell'ambito dell'art. 15 del d.l. n. 91 / 2014 è stata introdotta al solo per sopperire all'esigenza di rispettare le disposizioni comunitarie nel periodo transitorio in cui le soglie e i criteri già definiti nel d.lgs. 152/ 2006 non possono essere utilizzati in quanto non coerenti con le disposizioni comunitarie.La stessa direttiva VIA, infatti, considera che i progetti contemplati nell'allegato II (trasposto in massima parte nell'allegato IV alla parte II del d.lgs. 152/2006.), non hanno necessariamente ripercussioni di rilievo sull'ambiente in tutti i casi" e che pertanto detti progetti dovrebbero essere sottoposti a una valutazione qualora gli Stati membri ritengano che possano influire in modo rilevante sull'ambiente", precisando inoltre che "gli Stati membri non dovrebbero essere tenuti a, esaminare caso per caso i progetti al di sotto di tali soglie o al di fuori di tali criteri".

Al momento, nelle more dell’emanazione del DM sulle Linee Guida per la verifica di assoggettabilità a VIA dei progetti di competenza delle Regioni e delle Province autonome, per stabilire in quali casi non è necessario che i progetti dell'allegato IV siano oggetto di una procedura di screening (ex art. 20 D.lgs. 152/2006), al fine di determinare quando sussistano le condizioni per sostenere motivatamente l'assenza o la scarsa significatività di effetti sull'ambiente connessi alla realizzazione dei citati progetti, il MATTM propone come riferimento la Guida della Commissione europea “Guidance on EIA — Screening" (2001) (disponibile al sito web della Commissione europea: http://ec.europa.eu/environment/archives/eia/eia-guidelines/g-screening-full-text.pdf), predisposta per fornire indirizzi operativi per affrontare la procedura di screening in accordo con i requisiti della direttiva VIA.

Negli intenti del MATTM, pertanto, lo strumento della Guida della Commissione europea rappresenta un utile riferimento metodologico ed operativo per applicare correttamente la normativa transitoria di cui all'art. 15, comma 1, lettera c) del D.L 91 /2014, con particolare riferimento ai casi in cui, pur in presenza di progetti di modesta entità, sussistano dubbi e incertezze in merito alla presenza di potenziali impatti ambientali significativi. Esse hanno pertanto l’obiettivo di supportare il processo decisionale dell’Autoritàcompetente che, in relazione alla sussistenza o meno di potenziali effetti ambientali significativi, censiti mediante apposite checklist, può decidere di:

a)    assoggettare il progetto alla procedura di verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/06;

b)    non ritenere necessario che il progetto debba essere assoggettato alla procedura di verifica di cui all'art. 20 del d.lgs. 152/2006, né alla procedura di VIA di cui agli articoli 23 e seguenti del d.lgs. 15212006, avendo valutato l'assenza di potenziali effetti ambientali significativi negativi.

In attesa di fornirVi ulteriori aggiornamenti sull’iter di approvazione del decreto, l’occasione ci è gradita per porgere cordiali saluti.

» 13.02.2015
Documenti allegati

Recenti

16 Settembre 2024
Sentenza Corte Giustizia europea su tariffe registrazione sostanze chimiche.
La Corte di Giustizia dell'Unione europea nella sentenza 5 settembre 2024, cause riunite n. C-256/23 e C-290/23, ha chiarito che le imprese che non pagano gli oneri e tariffe dovuti all'Agenzia Ue per le sostanze chimiche (ECHA) per la registrazione dei prodotti sono giudicate dal Giudice nazionale e non dalla Corte di Giustizia europea.
Leggi di +
13 Settembre 2024
DM 7 agosto 2024 – certificazione sostenibilità biocombustibili
Con decreto 7 agosto 2024 recante “Istituzione del sistema nazionale di certificazione della sostenibilità dei biocombustibili, della certificazione dei carburanti rinnovabili di origine non biologica e di quella dei carburanti da carbonio riciclato” .....
Leggi di +
12 Settembre 2024
Decreto 127/2024 – Nuovo Regolamento EoW inerti
Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto 26 giugno 2024, n. 127 del MASE recante la disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale.
Leggi di +
11 Settembre 2024
Decreto FER2 MASE per la promozione degli impianti a fonte rinnovabile innovativi o con costi di generazione elevati
Sulla Gazzetta Ufficiale del 9 settembre 2024 è stato pubblicato il Comunicato del MASE con il quale si informa della pubblicazione del Decreto 19 giugno 2024 del MASE recante «Incentivazione degli impianti a fonte rinnovabile innovativi o con costi di generazione elevati che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio»
Leggi di +
11 Settembre 2024
Report sostenibilità ambientale delle imprese – Pubblicato decreto che recepisce la CSRD
Pubblicato il Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024, che attua la direttiva UE 2464/2022 riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità.
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL