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112/2018/CS

Il Consiglio Europeo ha approvato ieri, in via definitiva, le quattro proposte di Direttive nell’ambito del Pacchetto economia circolare. Come è noto, nell'ambito del Piano d'azione per l'economia circolare, il 2 dicembre 2015 la Commissione europea aveva presentato una serie di proposte normative sui rifiuti, sulle quali, il 18 dicembre 2017, era stato raggiunto un accordo provvisorio e successivamente, lo scorso aprile, il Parlamento europeo aveva dato il via libera (v. da ultimo circolare n. 059/2018). Si attende ora la prossima pubblicazione in Gazzetta europea, dalla quale decorreranno 20 giorni per l’entrata in vigore dei provvedimenti.

Come ha dichiarato il Commissario europeo per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, Karmenu Vella, “l'approvazione definitiva delle nuove norme dell'Unione sui rifiuti da parte del Consiglio segna un momento importante per l'economia circolare nel nostro Continente. I nuovi obiettivi di riciclaggio e smaltimento in discarica tracciano un percorso credibile e ambizioso per una migliore gestione dei rifiuti in Europa. Nostro compito principale è ora garantire che le promesse sancite in questo pacchetto legislativo siano concretizzate. La Commissione intende fare il possibile perché la nuova legislazione dia risultati sul campo.”

La nuova legislazione rafforza la gerarchia dei rifiuti, imponendo agli Stati membri l'adozione di misure specifiche che diano priorità alla prevenzione, al riutilizzo e al riciclaggio rispetto allo smaltimento in discarica e all'incenerimento, favorendo l’affermazione dell'economia circolare anche attraverso l’imposizione di nuovi obiettivi minimi di riciclaggio:

Obiettivi di riciclaggio dei rifiuti urbani

Entro il 2025 - 55%
Entro il 2030 - 60%
Entro il 2035 - 65%

L’armonizzazione del metodo di calcolo delle percentuali di riciclaggio contribuirà a monitorare meglio i progressi realmente compiuti nella realizzazione dell'economia circolare.

Viene confermato l’obiettivo recupero per i rifiuti inerti e, in aggiunta, viene prevista la possibilità per la Commissione di definire, a partire dal 2025, dei target di preparazione per il riutilizzo e di riciclo di specifici flussi di rifiuti come: rifiuti da C&D, rifiuti tessili, rifiuti industriali e frazione organica.

Obiettivi di riciclaggio dei rifiuti d'imballaggio

Entro il 2025

Tutti i tipi d'imballaggio 65%

Plastica 50%
Legno 25%
Metalli ferrosi 70%
Alluminio 50%
Vetro 70%
Carta e cartone 75%

Entro il 2035

Tutti i tipi d'imballaggio 70%
Plastica 55%
Legno 30%
Metalli ferrosi 80%
Alluminio 60%
Vetro 75%
Carta e cartone 85%

End of Waste

Viene stabilito che in assenza di criteri End of Waste a livello europeo o nazionale questi possono essere individuati caso per caso.

Raccolta differenziata

Ampliato l'obbligo esistente di differenziare i rifiuti: oltre a carta e cartone, vetro, metalli e plastica, entro il 2022 si dovranno raccogliere separatamente i rifiuti domestici pericolosi, entro il 2023 i rifiuti organici ed entro il 2025 i tessili.

Riduzione graduale dei rifiuti in discarica

Entro il 2035 i rifiuti urbani smaltiti in discarica dovranno essere ridotti, per costituire al massimo il 10% del totale dei rifiuti urbani prodotti.

Incentivi

Le nuove regole prevedono un maggior ricorso agli strumenti economici e ad altre misure di provata efficacia per facilitare l'applicazione della gerarchia dei rifiuti. In questa transizione un ruolo importante è assegnato ai produttori, che saranno tenuti responsabili dei loro prodotti quando diventano rifiuti: in tale contesto, sono stati previsti nuovi e stringenti requisiti per gli schemi di responsabilità estesa del produttore, che dovranno essere creati per tutti i tipi di imballaggio entro il 2024.

Nel rimandare a prossime comunicazioni per ogni ulteriore informazione ed aggiornamento, alleghiamo alla presente, per quanti interessati, i comunicati stampa diffusi nella giornata odierna dal Consiglio e dalla Commissione europea. Segnaliamo inoltre che il discorso del Commissario Vella è disponibile qui.

» 24.05.2018
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