AssoAmbiente

Circolari

076/2020/MI

È stato condiviso in giornata l’allegato Protocollo tra tutte le Associazioni Datoriali (FISE-ASSOAMBIENTE, UTILITALIA, CISAMBIENTE, LEGACOOP, CONFCOOPERATIVE) e le Organizzazioni Sindacali di categoria.

Con la sottoscrizione del Protocollo 19 marzo 2020 le Parti Sociali del settore intendono, nei limiti del possibile, contribuire a “tutelare i lavoratori impiegati, garantire la continuità di un servizio pubblico essenziale e contribuire al superamento dell’emergenza sanitaria”, sulla scorta peraltro di quanto già fatto il 14 marzo u.s. dalle Confederazioni Sindacali e da Confindustria, Confapi, Confartigianato con il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” (v. circolare associativa n. 069 del 16.03.2020).

Fermo rimanendo che il Protocollo è per sua natura suscettibile di integrazioni e modifiche periodiche alla luce degli sviluppi dell’emergenza, le Parti sociali hanno, in sintesi:

  • chiarito, anche alla luce di quanto previsto nel Protocollo interconfederale del 14 marzo u.s. che prevedeva la sospensione o annullamento di tutte le trasferte e viaggi di lavoro che “sono consentiti anche gli spostamenti normalmente effettuati dai lavoratori per l’esecuzione del servizio assegnato (spostamenti tra cantieri) nonché per i sopralluoghi effettuati dai Responsabili per verificare lo svolgimento del servizio da parte del personale operativo”;
  • invitato il Governo, i Ministeri competenti, la Protezione Civile, le Regioni e l’ANCI a garantire l’approvvigionamento dei DPI e di ogni altro bene necessario al pieno funzionamento della raccolta dei rifiuti e degli impianti;
  • invitato le medesime Istituzioni a sospendere le procedure di appalto già bandite, prorogando le attuali gestioni;
  • costituito un comitato nazionale per esaminare ed affrontare le tematiche relative a salute e sicurezza e consentire ai territori una gestione più informata e meno conflittuale, ponendosi come entità di mediazione di eventuali situazioni critiche;
  • condiviso la costituzione nelle aziende di un comitato per la verifica e l’attuazione del Protocollo, con i soggetti sindacali competenti, garantendo informazione e coinvolgimento di tutti i soggetti interessati ai fini di una efficace gestione emergenziale dell’organizzazione del lavoro e della sicurezza e salute sul luogo di lavoro;
  • condiviso che le assenze dovute alla patologia da COVID-19 e quelle qualificate come malattia ai sensi delle leggi emergenziali non siano utili al fini del computo del periodo di conservazione del posto di cui all’articolo 46 lett. B) ed alla regolamentazione per malattia di breve durata di cui all’art. 46, lett. C) del CCNL 6.12.2016, in coerenza con quanto previsto dall’articolo 26 del decreto-legge n. 18/2020, in vigore da ieri;
  • condiviso di sospendere temporaneamente le procedure contrattuali e che richiedono accordo sindacale ai sensi dell’articolo 2, lettera D, del CCNL 6.12.2016 relative alla modifica degli orari quali nastri orari, durata massima orario giornaliero e settimanali e delle turnazioni (sfalsamento turni, orari differenziati) ed alla programmazione del periodo feriale, limitandosi ad una preventiva informazione e consultazione.

Come possibili misure di prevenzione e contenimento del contagio, inoltre le Parti hanno condiviso di:

  • sospendere le attività dei reparti aziendali non indispensabili;
  • privilegiare ove operativamente possibile, la modalità operativa del lavoro agile;
  • utilizzare ferie e congedi retribuiti pregressi o maturati, nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva, previa informativa dei soggetti sindacali competenti;
  • attivare gli ammortizzatori sociali di legge;
  • diffondere norme di buone pratiche di igiene, fornendo informazioni necessarie e dotando ogni sede degli appositi DPI, dei prodotti per la sanificazione personale, dei mezzi, delle attrezzature e dei luoghi di lavoro, oltre che operare nell’organizzazione del lavoro e dei turni per diminuire le occasioni di contatto tra i lavoratori e permettere, nel tempo intercorrente, frequenti azioni di sanificazione; qualora le aziende fossero impossibilitate a reperire il materiale, darne immediata comunicazione al Comitato per la verifica e l’attuazione del Protocollo ed alle autorità competenti;
  • chiedere alle Amministrazioni competenti la sospensione e/o limitazione di tutte le attività non essenziali e che comportino un contatto diretto fra operatore e cittadino;
  • aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi in relazione al rischio associato all’infezione da SARS-CoV-2 e le relative procedure interne, qualora ciò sia ritenuto necessario alla luce delle valutazioni del datore di lavoro.

Nel rinviare al testo dell’avviso comune, in allegato alla presente, per ulteriori dettagli, si rimane a disposizione per informazioni ed aggiornamenti.

» 19.03.2020
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