AssoAmbiente

Circolari

134/2020/NE

Le federazioni europee FEAD (gestori di rifiuti) EuRIC (riciclatori) e CEWEP (waste-to-energy) hanno trasmesso una lettera congiunta a Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, Vice Presidente esecutivo, Thierry Breton, Commissario per il mercato interno e Virginijus Sinkevi?ius, Commissario per l’ambiente.

Un’industria, quella del trattamento e del riciclo dei rifiuti, che con oltre 400 000 posti di lavoro, rappresenta un partner essenziale per altre industrie e un tassello fondamentale per una ripresa economica innovativa e verde.

Le tre organizzazioni evidenziano la necessità di salvaguardare il “Green Deal" europeo ed il nuovo piano d'azione per l'economia circolare come parte integrante del Piano di recupero COVID-19 in Europa, pur nella consapevolezza della necessità di rivedere alcune priorità per dare rapide risposte ai problemi più urgenti causati dalla diffusione del COVID-19.

Nell’attuale situazione, secondo le scriventi, la risposta sbagliata sarebbe proprio la riduzione del livello di ambizione stabilito dall'agenda sostenibile dell'UE; al contrario, la post-crisi offre l’opportunità per fare dell’accordo verde dell'UE il motore per la ripresa economica dell'Europa, a patto di dirigere, attraverso il Fondo europeo di recupero, una parte significativa dei massicci investimenti attesi verso le filiere e le infrastrutture circolari necessarie per rendere l'Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

Questo in sintesi il percorso proposto per mantenere la giusta direzione ed evitare di dirottare grandi quantità di rifiuti dal riciclo verso la discarica, con un grave impatto anche sugli obiettivi climatici:

  • stabilire misure volte a stimolare la domanda di materie prime secondarie sia attraverso il contenuto di materiale riciclato che attraverso gli appalti pubblici verdi, incentivi che premiano le catene del valore che contribuiscono a risparmiare gas a effetto serra ed energia;
  • rafforzare la creazione di un mercato dell'UE per le materie prime secondarie grazie a procedure semplificate di spedizione dei rifiuti e criteri End of waste a livello dell'UE;
  • accelerare il lavoro sull'eco-design per garantire che i prodotti di domani durino più a lungo e siano più facili da riciclare al termine del ciclo di vita;
  • migliorare la certezza degli investimenti attuando gli obiettivi di riciclaggio con il necessario sostegno finanziario ai paesi in ritardo e la fissazione di obiettivi per i rifiuti industriali e commerciali;
  • riprendere una discussione - basata sui fatti - sul corretto smaltimento finale delle frazioni residuali che non possono essere riciclate.

In allegato si rende disponibile il testo della lettera (in inglese).

» 08.05.2020
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