AssoAmbiente

Circolari

070/2021/LE

Come noto la Legge n. 12/2019 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione” (cfr. circolare associativa n. 055/2019), ha previsto all’art.6 l'abolizione, dal 1° gennaio 2019,  del SISTRI e la contestuale istituzione del Registro Elettronico Nazionale (REN) per la tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal Ministero dell'ambiente (oggi MITE), cui sono attribuite per legge le funzioni in materia di tracciabilità (cfr circolare associativa n. 069/2021) con il supporto tecnico-operativo di Unioncamere e dell’Albo Gestori Ambientali.

Nello specifico il comma 3 del citato art. 6 stabilisce che i soggetti tenuti ad iscriversi al REN sono “gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti, i produttori di rifiuti pericolosi e gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi, i Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonché, con riferimento ai rifiuti non pericolosi, i soggetti di cui all'articolo 189, comma 3, del decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152.”

L’art. 188-bis del D.Lgs 152/2006, introdotto dal D.Lgs 116/2020 di recepimento delle direttive comunitarie sui rifiuti, ha regolamentato il sistema di tracciabilità dei rifiuti, demandando a successivi decreti la definizione delle modalità organizzative e di funzionamento del REN. In particolare, il comma 4 del citato articolo prevede un adeguato periodo di sperimentazione per testare la fruibilità delle funzioni fondamentali del REN e definire i contenuti dei provvedimenti che disciplineranno la tracciabilità digitale dei rifiuti.

Al fine di garantire il buon esito della sperimentazione, la Direzione Generale ECI del Ministero per la Transizione Ecologica (MITE) e l’Albo gestori ambientali hanno chiesto il supporto di alcune Associazioni datoriali, tra cui FISE Assoambiente, per l’individuazione di un numero limitato di imprese - complessivamente circa 150 per tutte le attività soggette a tracciabilità - che su base volontaria partecipino alla sperimentazione.

Va in merito precisato che la sperimentazione si svolgerà sulla base dell’allegato Protocollo di adesione volontaria (documento non ancora finalizzato e oggetto di confronto nell’ambito del Comitato Nazionale dell’Albo per alcuni aspetti legati all’invio dei dati del formulario) che ne regolamenta condizioni e modalità di svolgimento. In linea generale il protocollo prevede:

  • test delle funzionalità (compilazione e invio dei dati, tenuta ecc.) relative al registro di carico e scarico per tutte le tipologie di rifiuti, mentre le funzionalità relative al formulario riguarderanno solo i rifiuti pericolosi;
  • durata complessiva della sperimentazione di otto mesi e suddivisione per fasi (in ciascuna delle quali verrà implementata una diversa funzionalità) con propedeutici momenti informativi/formativi;
  • utilizzo dei modelli (registi e formulari) e delle regole attualmente vigenti (solo in un’ultima fase potranno essere sperimentati i nuovi modelli e le nuove regole);
  • non assoggettabilità a sanzioni e svolgimento in parallelo agli adempimenti previsti dagli artt. 190 e 193 del D.Lgs. n. 152/2006 in materia di formulari e registri;
  • possibilità di aderire solo con una unità locale, in modo da limitare il numero delle movimentazioni da gestire con un “doppio binario” e possibilità, qualora intervenissero condizioni ostative, di interrompere la sperimentazione;
  • coinvolgimento delle software house, che si dovranno impegnare a fornire, senza ulteriori oneri per le aziende di gestione rifiuti, le necessarie integrazioni dei sistemi gestionali per l’interazione con i sistemi in uso nel corso della sperimentazione (per le restanti aziende non dotate di gestionali saranno previsti appositi tracciati record);
  • specifiche regolamentazioni per le varie fasi e attività di svolgimento, inclusa la riservatezza e il trattamento dei dati e il coinvolgimento delle Associazioni datoriali.

Altro importante aspetto riguarda l’opportunità di testare le varie funzionalità del prototipo mettendo insieme i vari soggetti della filiera, affinché produttore, trasportatore e impianto partecipino tutti alla sperimentazione. A tal fine il Ministero darà priorità alle imprese che rientrano all’interno di filiere complete, ovvero i cui fornitori o clienti partecipano anch’essi alla sperimentazione.

Per una più completa informazione delle condizioni e modalità di svolgimento della sperimentazione si rimanda all’allegata documentazione, segnalando l’importanza della presenza di aziende associate nella sperimentazione al fine di assicurare un’efficace operatività e una reale semplificazione del futuro sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Sulla base delle informazioni sopra fornite e degli allegati trasmessi a completamento della presente informativa, invitiamo le aziende a partecipare alla sperimentazione segnalandolo alla D.ssa Chiara Leboffe (c.leboffe@fise.org ) entro e non oltre il 10 marzo.

Ci riserviamo di comunicare alle imprese interessate eventuali aggiornamenti relativi alle modalità operative di partecipazione alla sperimentazione. Evidenziamo comunque sin da ora che il percorso sarà seguito da vicino dall’Associazione per assicurare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di semplificazione, non onerosità e praticabilità della tracciabilità necessari per il buon esito dell’iniziativa.

» 03.03.2021
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