AssoAmbiente

Circolari

2025/295/SAEC-EUR/CS

In riferimento allo Studio presentato di recente dalla Commissione europea per una valutazione relativa alla revisione della direttiva 2012/19/UE sulla gestione dei RAEE (v. circolare Assoambiente 256/2025), trasmettiamo la nota predisposta da EuRIC.

Tra i principali risultati contenuti nella valutazione, ricordiamo in particolare:

  • Raccolta 
    • La quantità di RAEE raccolti è aumentata significativamente tra il 2012 e il 2021 (circa il 65%), ma ciò è dovuto principalmente all'aumento delle quantità di AEE vendute nell'UE;
    • La maggior parte degli Stati membri non ha raggiunto gli obiettivi di raccolta stabiliti dalla Direttiva. Ciò può essere dovuto alla mancanza di infrastrutture, al commercio illegale, alla scarsa consapevolezza del pubblico e alle diverse interpretazioni e metodi di calcolo relativi agli obiettivi. 
  • Riciclo
    • La direttiva ha avuto un impatto limitato sul riciclo e sul recupero, con solo il 40% dei RAEE riciclati nell'UE. Gli attuali obiettivi di riciclo basati sugli input, non specifici per i materiali, non incoraggiano il recupero di materie prime secondarie;
    • I requisiti di trattamento dei RAEE rimangono incoerenti con solo il 23% degli impianti di riciclo nell'UE che applica standard di trattamento di alta qualità;
    • La direttiva RAEE fornisce pochi incentivi per una progettazione più sostenibile delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (ecodesign).
  • Ambito di applicazione
    • L'attuale ambito di applicazione non comprende adeguatamente i nuovi flussi di rifiuti ricchi di materie prime critiche e quelli provenienti dalle energie rinnovabili e dalle tecnologie digitali (ad esempio, le turbine eoliche);
    • Il sistema di categorizzazione delle AEE è considerato ancora pertinente, anche se si evidenzia che i pannelli fotovoltaici necessitano di una categoria a sé stante;
    • necessità di chiarire meglio la natura di nuovi prodotti immessi sul mercato.
  • Schemi EPR 
    • L'attuazione degli schemi EPR rimane frammentata in tutta l'UE, con conseguenti lacune nell'applicazione;
    • Scarsa anche la diffusione di sistemi di ecomodulazione della tariffa applicata alle AEE per la gestione del fine vita.
       

Per ulteriori informazioni si rimanda allo Studio (disponibile qui) e la sintesi (disponibile qui).

» 30.07.2025
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