La Giunta regionale del Lazio ha approvato, con la deliberazione n. 171 del 30 marzo 2021, la Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile "Lazio, regione partecipata e sostenibile".
Il documento indica obiettivi e linee guida per lo Sviluppo sostenibile a livello regionale e definisce le prime proposte inquadrandole all’interno di una cornice metodologica e statistica. La Strategia regionale dedica un capitolo al posizionamento del Lazio rispetto ai 17 goal previsti dall’Agenda 2030, anche in rapporto alla situazione italiana. Passa poi ad illustrare il Framework della Strategia, la metodologia impiegata per la sua definizione e le strategie di comunicazione adottate. Il testo poi si sofferma sulle tematiche di interesse prioritario per la Strategia tra cui l’economia circolare, per la quale evidenza anche (pag. 40) le principali barriere e ostacoli alla sua piena affermazione.
La strategia presenta poi un capitolo contenente la definizione di alcune prime proposte/azioni per l’attuazione della stessa. Vengono quindi riportate le azioni suddivise in base ai goal e poi in relazione alle tematiche di interesse prioritario precedentemente individuate. Per quanto riguarda l’economia circolare vengono avanzate proposte di policy a carattere generale e interventi mirati per settori/ambiti merceologici.
Tra le proposte a carattere generale (pag. 67) ci sono interventi per favorire la sensibilizzazione di imprese, enti e cittadini, iniziative finalizzate a incentivare la semplificazione normativa e a facilitare la collaborazione tra mondo della ricerca e quello industriale, definizione di misure e incentivi fiscali a favore di imprese che rispettano criteri ambientali e/o contribuiscono alla transizione verso l’economia circolare e infine viene prevista la formazione dei funzionari pubblici su tali tematiche.
Per quanto riguarda gli interventi su singoli settori (pag. 68) questi riguardano riciclo della plastica (incentivi per imprese che usano plastica riciclata), riciclo della carta (incentivi per sistemi di packaging più innovativi e verdi), materiali da costruzione (rivedere piano cave alla luce del backfilling e promuovere filiere locali per il recupero dei rifiuti da C&D), trattamento e recupero fanghi (per una gestione più accorta ed efficienti di questi rifiuti), simbiosi industriale e misurazione della circolarità.
Il documento prosegue con un capitolo dedicato agli impatti attesi a seguito dell’adozione della Strategia e i chiude con un capitolo contenente le modalità di attuazione e di monitoraggio della Strategia.
Fanno inoltre parte del documento una serie di paper di approfondimento sulle tematiche di interesse individuate tra cui quello dedicato all’economia circolare (pag. 228).
Per maggiori informazioni si rimanda al testo della Strategia, in allegato alla presente.