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205/2021/CS

Il JRC, l’organo tecnico della Commissione europea, ha avviato uno studio per valutare una possibile modifica della definizione di "riciclaggio", come riportata nelle varie direttive europee. In allegato il background document, dove viene descritta l’iniziativa, che prevede 3 principali obiettivi che il JRC intende perseguire:

  • Individuare eventuali processi rilevanti di riciclo che attualmente sono esclusi dalla definizione, in particolare il riciclo chimico;
  • Rivedere e proporre metodi di calcolo appropriati;
  • Suggerire dei potenziali approcci per definire la qualità del riciclo.

Il JRC lo scorso 22 giugno ha tenuto l’incontro iniziale del progetto (vd. in allegato le slide presentate durante il kick of meeting) dove ha aggiornato i partecipanti sull’oggetto, gli obiettivi e le tempistiche dello studio e informato sulla predisposizione di un questionario da sottoporre a tutti i soggetti interessati con una serie di domande relative ai tre obiettivi di cui sopra.

Di seguito si riportano alcune prime considerazioni emerse nel corso del KoM relativamente ai 3 obiettivi:

  • Obiettivo 1 (identificazione dei processi di riciclaggio esclusi)

Il JRC ha già individuato dei processi che a suo giudizio potrebbero qualificarsi come operazioni di riciclo, ma che attualmente sono esclusi. Tra questi il riciclo chimico, i processi multi-output (come le bioraffinerie; dove vengono generati più prodotti come biogas, materiali riciclati, prodotti chimici, combustibili ecc.) e il trattamento dei rifiuti in legno. Nel corso dell’incontro è anche stato chiesto ai 63 partecipanti quali sono i processi esclusi dall’attuale definizione di riciclo. Il 64% ha citato i processi multi-output; il 50% il riciclo chimico; il 23% la bioraffinazione multi-output e per il 15% non ci sono processi esclusi.

  • Obiettivo 2 (modalità di calcolo)

È stato chiesto direttamente ai partecipanti quale fosse, a loro giudizio, il miglior metodo per il calcolo del riciclo. Le opzioni preferite dai partecipanti sono state: 1) approccio bilancio di massa/energia, 2) gli impatti ambientali complessivi (LCA) del processo, 3) qualità degli output del processo di riciclo.

  • Obiettivo 3 (riciclo di alta qualità)

Si è discusso su cosa fosse necessario per definire al meglio il riciclo di alta qualità. Gli utilizzatori dei materiali derivanti da operazioni di riciclo hanno sottolineato come chiedano costantemente materiali con una qualità comparabile a quelle delle materie prime vergini, ponendo così sui riciclatori l'onere di produrre un prodotto di "qualità superiore". È quindi emerso che gli impianti di riciclo possono impegnarsi a generare materiali riciclati di alta qualità purchè la domanda e il prezzo di vendita degli stessi ricompensino adeguatamente le fasi di lavorazione aggiuntive.

In considerazione dei possibili impatti che tale studio avrà sul settore rappresentato siamo a trasmettervi in allegato il questionario predisposto dal JRC (costituito da 12 domande sui 3 obiettivi) sul quale chiediamo il vostro punto di vista entro e non oltre il prossimo 23 agosto 2021 da inviare a d.cesaretti@fise.org.

Il questionario presenta già una prima posizione associativa su alcune delle domande avanzate dal JRC soprattutto per quanto riguarda la 1, relativa al riciclo chimico, e la 12 che riguarda il discorso della qualità del riciclo, dove sono riportati (alla destra della tabella) alcuni primi spunti sull’argomento. Siete pertanto invitati a prendere visione del file, a completare e integrarne le risposte oppure a suggerire eventuali modifiche. Si evidenzia in particolare che le domande relative alla parte 2 del questionario riguardano le regole per il calcolo dei quantitativi di materiale riciclato previste nella decisione 2019/1004 della Commissione (la loro chiarezza, anche in riferimento ai rifiuti urbani e frazione organica e l’esclusione di eventuali processi di riciclo), le modalità di calcolo per la quota di riciclo chimico, il punto di calcolo per alcuni flussi di rifiuto e eventuali meccanismi di correzione per il calcolo dei quantitativi riciclati riguardanti fattori esterni (es. umidità) ed, infine, eventuali regole per il calcolo della quota di materiale riciclato in attività come compostaggio, digestione anaerobica e compostaggio delle plastiche biodegradabili.

Una volta definita la posizione associativa, le risposte, oltre al JRC, verranno trasmesse anche ad EuRIC e a FEAD, le Federazioni europee a cui partecipano rispettivamente FISE Unicircular e FISE Assoambiente, al fine di contribuire ai documenti di posizioni che anche le due Federazioni trasmetteranno al JRC.

Per quanto riguarda le tempistiche, il JRC ha informato che una volta terminata la consultazione (la scadenza è fissata per il 15 settembre 2021), la presentazione della bozza e il meeting finale sono previsti per il primo trimestre 2022, la pubblicazione del report finale con la proposta tecnica per il terzo trimestre 2022 ed entro la fine del 2022 il termine dello studio.

» 28.07.2021
Documenti allegati

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