AssoAmbiente

Circolari

245/2021/MI

Facendo seguito alla circolare n. 233/2021 del 21 settembre u.s., si informa che ieri 28 settembre si è tenuto l’incontro per l’esperimento della procedura di raffreddamento e conciliazione, stante l’apertura dello stato di agitazione da parte sindacale ad esito dell’incontro del 20 settembre u.s.

Il confronto non ha prodotto alcun avvicinamento stante l’indisponibilità di entrambe le Parti, come di consueto in queste fasi, all’indebolimento delle rispettive posizioni.

Le OO.SS. hanno ribadito fermezza nel resistere alla volontà delle Associazioni Datoriali di ridiscutere il tema dell’orario di lavoro in generale alla luce dei miglioramenti da loro concessi in occasione dell’ultimo rinnovo contrattuale, annunciando se necessario altre iniziative di sciopero a seguire.

Le Associazioni Imprenditoriali dal canto loro hanno ribadito la disponibilità alla discussione di merito, sottolineando, come contesto più generale, il notevole impegno e capacità di sintesi necessarie per tenere unito il tavolo per il rinnovo dei due CCNL, considerata l’eterogeneità delle aziende rappresentate al tavolo, come noto aziende pubbliche “multiutility” quotate in borsa, società municipalizzate e “in house”, imprese private di grandi, medie e piccole dimensioni, cooperative di servizi e cooperative sociali.

Il tutto in un contesto di crescente presenza sul mercato di imprese che praticano concorrenza sleale attraverso l’applicazione di contratti collettivi diversi da quelli di categoria e con gli interventi dell’Autorità di Regolazione che incidono direttamente su costi e introiti delle imprese del comparto.

Elementi che, complessivamente intesi, sono evidentemente sottovalutati dalle OO.SS., anche considerata l’importante richiesta economica avanzata al Tavolo prima della pausa estiva.

In conseguenza a tale stallo, le OO.SS. hanno comunicato in data odierna (vedi allegato) la proclamazione dello sciopero nazionale della categoria per il giorno lunedì 8 novembre 2021.

L’insolita individuazione di una data così lontana (40 giorni da oggi a fronte del preavviso minimo di 12 giorni previsto nell’Accordo 1.3.2001) sembrerebbe ricondursi all’eccessiva concentrazione nelle prossime settimane di scioperi generali, in quanto tali inerenti anche il settore ambientale, proclamati da sigle sindacali autonome, da aggiungersi ai diversi appuntamenti elettorali, che sono come noto considerati “periodi di franchigia” ai fini dell’effettuazione di scioperi nei settori pubblici essenziali.

L’ampio preavviso rende ininfluente la prosecuzione della procedura di raffreddamento fino al massimo previsto dall’intesa dell’1.3.2001 (7 giorni dal primo incontro, articolo 8, comma 2), ferma rimanendo la possibilità per le Parti, qualora d’accordo, di continuare ad incontrarsi fino all’ultimo giorno utile, sia nell’obiettivo di eventualmente scongiurare lo sciopero sia, ad ogni modo, per avanzare nel merito del negoziato in previsione di un possibile successivo accordo.

» 29.09.2021
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