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007/2022/CS

Il Parlamento europeo, grazie alle Commissioni competenti (ENCI, ITRE e BUDG), ha iniziato i lavori finalizzati a fornire il proprio parere sulla proposta di revisione della Direttiva 2003/87 sull’ETS (Emission Trading System) della Commissione europea (vd. Allegato 1). In particolare è stato reso disponibile il draft report del deputato Peter Liese, relatore della Commissione ENVI del Parlamento europeo (vd. Allegato 2).

Da una prima analisi del testo proposto dal Relatore della Commissione ENVI emergono, come evidenziato anche da FEAD, aspetti significativi per il settore della gestione dei rifiuti. In particolare:

  • inclusione dell'incenerimento dei rifiuti urbani nel campo di applicazione dell’ETS a partire dal 1° gennaio 2028. Tale inclusione dovrà essere preceduta da una valutazione d’impatto, da realizzare entro il 31 dicembre 2025, che tenga presenti le possibili conseguenze dell’inclusione dell’incenerimento nell’ETS sullo smaltimento dei rifiuti urbani in discarica e sull’export verso Paesi terzi. Se del caso, la valutazione potrà essere accompagnata da una proposta legislativa che riduca gli impatti negativi che dovessero emergere;
  • estensione del campo di applicazione del nuovo ETS a tutti i combustibili (per coprire anche il riscaldamento di processo in impianti più piccoli). L'attuazione delle misure viene inoltre anticipata di 1 anno;
  • obbligo per i soggetti regolamentati dalla direttiva a detenere un permesso per le emissioni di gas serra e a riferire le loro emissioni per gli anni 2023 e 2024. Il rilascio delle quote e gli obblighi di conformità per questi soggetti dovrebbero essere applicabili a partire dal 2025;
  • entro il 1° gennaio 2026, i gestori dovranno stabilire un piano di neutralità climatica per i propri impianti. Gli impianti al di sopra del parametro di riferimento che non adottano misure di decarbonizzazione non potranno più beneficiare delle quantità di assegnazione gratuita. Al contrario, gli impianti con risultati inferiori al parametro di riferimento potranno ricevere un bonus in assegnazione gratuita;
  • possibilità di contabilità negativa per la bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio (BECCS);
  • la Commissione avrà il potere di adottare degli atti delegati per stabilire norme pienamente armonizzate in tutta l'Unione per la compensazione dei costi indiretti derivanti dall’ETS;
  • eliminazione dell’assegnazione gratuita transitoria di quote per la modernizzazione del settore energetico;
  • la quota dei costi legati all’applicazione dell’ETS trasferiti ai consumatori finali da ogni azienda dovrà essere resa pubblica a partire dal 2025 al fine di avere informazioni comparabili e trasparenti.

Le tre Commissioni compenti del Parlamento proseguiranno nei prossimi mesi con i propri lavori per giungere alla votazione prevista per la metà del mese di maggio. Il voto del Parlamento europeo in plenaria sulla proposta della Commissione è invece fissato per il prossimo giugno 2022.

Nel rimandare a prossime comunicazioni per ogni aggiornamento in materia, anche in relazione ad eventuali azioni associative anche attraverso FEAD, rimaniamo a disposizione per informazioni.

» 14.01.2022
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