AssoAmbiente

Circolari

166/2018/NE

A seguito del rischio di blocco delle attività di riciclo generatosi a causa della Sentenza del Consiglio di Stato n. 1229/2018, ricapitoliamo le azioni svolte dalla nostra associazione a supporto dell’emendamento sull’EoW “caso per caso”, che è stato presentato nel corso di due distinti iter parlamentari senza purtroppo, ad oggi, alcun risultato positivo.

Di seguito il testo dell’emendamento sollecitato:

«4-bis. All’articolo 184-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, dopo il comma 5, è inserito il seguente comma: "6. Per ciascuna tipologia di rifiuto, fino alla data di entrata in vigore del relativo decreto di cui al comma 2, i criteri specifici di cui al comma 1 possono essere stabiliti per il singolo caso, nel rispetto delle condizioni ivi indicate, tramite autorizzazioni rilasciate ai sensi degli articoli 208, 209 e 211, nonchè ai sensi delle disposizioni contenute nel titolo III-bis della parte seconda del presente decreto. Sono fatte salve le autorizzazioni già rilasciate alla data di entrata in vigore della presente norma, ai sensi delle disposizioni sopra menzionate, ove conformi alle condizioni di cui al comma 1"».

L’emendamento è stato prima presentato in aula Senato (2.100 Gallone, Tiraboschi - FI) durante la conversione in legge del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché in materia di famiglia e disabilità(AS. 648); successivamente, per non rischiarne la bocciatura per estraneità di materia, esso è stato ritirato per essere ripresentato con il n. 3.17 dalla stessa senatrice Gallone in Commissione Affari Costituzionali del Senato nel corso della conversione del decreto legge 25 luglio 2018, n. 91, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (AS. 717), dove però è stato dichiarato inammissibile.

Durante i lavori parlamentari, l’associazione, in coordinamento con altre organizzazioni del settore, ha sensibilizzato sulla necessità e urgenza dell’emendamento, oltre alle senatrici proponenti, diversi parlamentari e capigruppo, nonchè il Presidente della Commissione Ambiente della Camera, purtroppo al momento senza alcun esito.

Tale indisponibilità politica peraltro non si comprende considerate le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Ministro Costa nel corso dell’audizione presso la Commissione Territorio del Senato sulle linee programmatiche del Dicastero, tra cui lo stesso Ministro aveva evidenziato che “nelle more del recepimento delle nuove direttive inerenti ai rifiuti e per superare le criticità in essere, è in corso di elaborazione una proposta di revisione dell’articolo 184-ter del decreto legislativo n. 152 del 2006 da inserire nel primo veicolo normativo utile”.

Come Associazioni continueremo l’azione di sensibilizzazione sul Governo e a livello ministeriale per sollecitare una rapida soluzione rispetto al contesto critico che sta generando tale sentenza. Inoltre evidenziamo che nell’ambito di tali interlocuzioni l’Associazione sta portando all’attenzione delle istituzioni anche la grave problematica connessa alla ridotta disponibilità di capacità di trattamento a livello nazionale, aggravata peraltro da restrizioni nelle disponibilità anche da parte degli impianti esteri, con ricadute anche sia sul sistema produttivo.

Nel rimandare a successive comunicazioni per ogni aggiornamento, anche in merito all’attività associativa, rimaniamo a disposizione per ogni informazione.

» 03.08.2018

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