AssoAmbiente

Circolari

011/2020/CS

Il 16 gennaio scorso si è tenuta presso il MATTM la consultazione sulla bozza di decreto RAEE e Pile (v. allegato) definita dal Gruppo di Lavoro 14 “RAEE, pile ed ELV”, nell’ambito del processo di recepimento delle direttive europee del pacchetto sulla circular economy.

Nel corso dell’incontro i rappresentanti del MATTM hanno illustrato, con una presentazione (a breve disponibile tra i documenti del GdL 14 al seguente link https://www.minambiente.it/pagina/recepimento-direttive-rifiuti), gli obiettivi della bozza di decreto nonchè le principali novità introdotte.

In considerazione dei tempi necessari per giungere al recepimento nei termini previsti dalla norma, il MATTM ha evidenziato come gli eventuali contributi al testo della bozza di decreto dovranno essere trasmessi entro martedì 21 gennaio 2020. Siamo pertanto a chiederVi di prendere visione del documento allegato e fornire (alla seguente e-mail d.cesaretti@fise.org), entro e non oltre la serata di lunedì 20 gennaio, le Vostre considerazioni e proposte di modifica puntuali all’articolato del decreto.

In ragione dei tempi stretti, della lunghezza del testo proposto e per facilitare il Vostro compito siamo ad evidenziare le principali modifiche di interesse per gli impianti di trattamento:

  • All’articolo 18 “Trattamento adeguato di RAEE e di rifiuti di pile e accumulatori” è stato eliminato il comma che prevede la definizione del Decreto sul trattamento adeguato, anche in considerazione delle difficoltà incontrate nel tentativo di una sua definizione. All’articolo 33, comma 7, lettera g) viene mantenuta però la possibilità di stipulare con il CdC un accordo sul trattamento adeguato che viene anche esteso a “…la funzionalità logistica del sistema di gestione dei RAEE…”. Pertanto in considerazione dell’eliminazione del decreto sul trattamento adeguato va valutato come perseguire l’obiettivo della qualificazione uniforme degli operatori.
  • All’articolo 18 sono stati inseriti due nuovi commi. Nel comma 4 viene affidato alle Autorità competenti deputate al rilascio delle autorizzazioni la verifica annuale delle modalità di gestione e dei requisiti tecnici degli impianti di trattamento dei RAEE contenuti negli allegati VII e VIII e del raggiungimento quantitativo degli obiettivi di recupero di cui all’allegato V. Inoltre il controllo dovrà riguardare il destino di tutti i flussi generati dal trattamento dei RAEE e relative operazioni di recupero.

Con il comma 5 viene stabilito che l’impianto dovrà comunicare ad ISPRA e CdC le quantità di RAEE trattati, quelle dei flussi generati dal loro trattamento avviate all’estero e le quantità residuali avviate a smaltimento.

Entrambe le previsioni sembrano una duplicazione di adempimenti (nel caso di impianti autorizzati in AIA i controlli annuali sono già previsti) a cui già ora gli impianti di trattamento sono soggetti.

  • L’articolo 33 prevede, tramite la fusione del CdC RAEE e di quello pile e accumulatori, la costituzione del Centro di coordinamento per la gestione dei RAEE e dei rifiuti di pile e accumulatori. Rispetto alla gestione dei RAEE questo continua a svolgere le funzioni già ricoperte tra cui la predisposizione e gestione di un registro a cui sono tenuti ad iscriversi tutti i soggetti operanti nella filiera di gestione dei RAEE (impianti compresi).
  • Il decreto prevede poi l’eliminazione del Comitato di Vigilanza e Controllo (art. 35) e del Comitato di Indirizzo sulla gestione dei RAEE (art. 36) in considerazione delle loro difficoltà operative. Il Comitato di Vigilanza e Controllo viene sostituito Comitato per la responsabilità estesa del produttore (CREP) che svolgerà le funzioni del CVC tra cui la predisposizione e l’aggiornamento della sezione AEE e Pile del registro unico dei produttori e il calcolo delle quote di mercato per cui si avvale del CdC. Si evidenzia come nel CREP non sia prevista, nell’attuale proposta, la partecipazione dei rappresentanti delle imprese di recupero e/o riciclo.
  • Negli allegati viene infine affrontata la questione della suddivisione in raggruppamenti e categorie, che può avere impatti significativi sull’operatività degli impianti di trattamento. Sul punto il MATTM ha evidenziato come, a breve, dovrebbe essere pubblicato il decreto sui raggruppamenti, che farà chiarezza sulla loro composizione.

In considerazione dell’importanza di questo argomento per gli impianti di trattamento rimaniamo a disposizione ed in attesa delle Vostre osservazioni/proposte di modifica entro il termine indicato.

» 17.01.2020
Documenti allegati

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