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106/2020/CS

La scorsa settimana la Commissione europea e la società di consulenza (Umwelt Bundesamt) da essa incaricata di predisporre uno studio sugli standard di qualità per il trattamento dei RAEE, hanno condotto il Workshop finale per confrontarsi sui primi risultati dello studio stesso. La versione finale dello studio, secondo la timeline concordata, dovrebbe essere pubblicata entro la fine del mese di luglio 2020.

L'obiettivo principale dello studio è quello di supportare la Commissione europea in vista dell'eventuale preparazione di un atto di esecuzione in cui vengono stabiliti i requisiti per il trattamento di qualità dei RAEE nell'UE, andando ad integrare quelli già contenuti nella direttiva RAEE.

Nel corso dell’evento è stata analizzata, a livello degli Stati membri, la situazione attuale relativa all’adozione di standard di trattamento ulteriori rispetto a quelli definiti nella direttiva europea. Quindi la società di consulenza ha illustrato le 3 opzioni che ha individuato per l’adozione dei possibili requisiti aggiuntivi di trattamento dei RAEE nell'UE:·

  • opzione 0 – la situazione attuale non viene modificata e non si procede alla definizione e adozione di ulteriori requisiti minimi di trattamento a livello UE per i RAEE;·
  • opzione 1 – viene richiesto, in sostanza, il rispetto di tutti gli standard CENELEC per quanto riguarda raccolta, gestione e trattamento dei RAEE, con modalità di attuazione di tale obbligo che rimangono da determinare. Ad esempio prevedendo che i RAEE possano essere gestiti solamente da impianti conformi agli standard CENELEC;·
  • opzione 2 – definire, senza fare ricorso a norme e standard esistenti, dei requisiti minimi specifici per la gestione dei RAEE da inserire nell’atto delegato della CE.

A giudizio della società di consulenza l’approccio migliore da seguire sarebbe quello rappresentato dall’opzione 2, che permetterebbe di definire requisiti minimi di trattamento dei RAEE, aggiuntivi a quelli riportati nella direttiva RAEE, che siano specifici e opportunamente selezionati. 

Durante il workshop sono stati analizzati anche pro e contro delle diverse opzioni proposte. Il principale aspetto negativo dell'opzione 1 è legato ai costi che le imprese del trattamento (spesso PMI e cooperative sociali) dovrebbero sostenere per potersi conformare agli standard CENELEC. Mentre l’ostacolo maggiore per l’opzione 2 è la modalità con cui individuare e selezionare i requisiti minimi aggiuntivi da adottare.

Al termine del seminario è risultato come la maggior parte dei partecipanti abbia espresso la propria preferenza per l'opzione 1, anche se va evidenziato che non tutte le parti interessate erano ugualmente rappresentate e pertanto non risulta una decisione definitiva. 

Per maggiori informazioni si rimanda alle presentazioni allegate (in lingua inglese), che sono state illustrate nel corso del workshop.

» 21.05.2020
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