AssoAmbiente

Circolari

033/2022/NE

Vi informiamo che il 2 febbraio scorso una delegazione di Unicircular (tra cui il Presidente Barberi e il Segretario Nepi) ha partecipato ad un incontro presso il Ministero della Transizione ecologica relativamente all’attuazione dei CAM (criteri ambientali minimi), previsti come noto anche dal Codice dei contratti pubblici.

L’incontro ha preso spunto dalla richiesta dell’Associazione di poter offrire il proprio contributo, in termini di conoscenze tecniche ed esperienze acquisite sul campo in tema di GPP, con l’obiettivo di mettere in luce fragilità e spazi di miglioramento dell’attuale sistema, secondo il punto di vista degli operatori.

A tale riguardo si ricorda che recentemente (v. ns news del 2 dicembre 2021) il Ministro Cingolani e il Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione hanno rinnovato l’Accordo sul monitoraggio dei CAM, al fine di strutturare un più efficace sistema di monitoraggio e vigilanza, nonché di collaborare con le stazioni appaltanti, fornendo indirizzi uniformi per attuare le norme in materia di sostenibilità ambientale degli acquisti pubblici e contribuendo ad un’azione di formazione più incisiva delle amministrazioni pubbliche.

A breve saranno disponibili i primi dati relativamente al monitoraggio dei CAM sui settori verde pubblico e cartucce. L’Associazione ha evidenziato che In quest’ultimo settore, secondo quanto segnalano le aziende di rigenerazione, la fase esecutiva dell’appalto presenta diverse criticità e disallineamenti in particolare per quanto riguarda la effettiva rispondenza delle forniture ai requisiti ed ai criteri ambientali stabiliti dalla stazione appaltante, criticità che potrebbero essere evitate o contenute laddove si attuasse un sistema di controllo successivo più rigoroso in primis da parte della stessa stazione appaltante, anche attraverso un maggior coinvolgimento dei RUP. A tal fine la difficoltà maggiore è definire dei sistemi di controllo ulteriori rispetto al semplice controllo documentale, ma occorre individuare le soluzioni più adatte.

Il Ministero, riconoscendo il ruolo di osservatore e di “cerniera” dell’Associazione rispetto a quanto accade sul territorio, si è dichiarato interessato a valutare le nostre proposte sul punto, fermo restando che il tema della sensibilizzazione e della formazione delle stazioni appaltanti rimane prioritario e viene affrontato dal MiTE anche nell’ambito di progetti finanziati dall’Europa come “Creiamo PA” (Competenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA). Nell’ambito di tale programma, la Linea d’intervento L1WP1 è infatti dedicata alla formazione e diffusione del Green Public Procurement e, come ogni anno, anche nel 2022 essa prevede per le amministrazioni regionali, locali e le centrali d’acquisto la possibilità di accedere gratuitamente alla formazione digitale e di approfondire i temi legati al GPP e all’integrazione del Criteri Ambientali Minimi attraverso la realizzazione di un workshop formativo o l’attivazione del supporto tecnico specialistico.

Come UNICIRCULAR, abbiamo inoltre dato disponibilità a contribuire, anche grazie al coinvolgimento delle filiere interessate, alla messa a punto di possibili strumenti come linee guida, bandi tipo e prezzari per i prodotti realizzati con materiali riciclati, considerata la fondamentale funzione che il GPP può svolgere per sostenere il mercato del settore.

Nell’ambito dell’incontro, il Ministero ci ha infine informato che la Direzione competente ha ultimato lo schema di decreto per i CAM relativi alle infrastrutture (c.d. “CAM strade”), che è stato inviato agli altri Uffici per gli ulteriori passaggi necessari.

Sempre in argomento, segnaliamo che il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) ha pubblicato un rapporto del gruppo di lavoro SNPA sull’economia circolare intitolato “Stato di applicazione al 2020 delle Linea Guida GPP SNPA nel Sistema”.

Nel documento vengono sintetizzati i risultati della rilevazione dello stato di applicazione delle Linee guida adottate nel 2017. La rilevazione è stata condotta tramite un questionario inviato a tutti i Direttori Generali delle ARPA.

A livello generale l’indagine ha evidenziato disomogeneità nell’applicazione delle Linee Guida, nel presidio a livello organizzativo della tematica e nell’assunzione di impegni formali da parte dei vertici agenziali. Il Rapporto evidenzia che ad oggi la figura di “Referente GPP” è stata individuata formalmente ed è attiva solo nel 23% dei rispondenti, mentre non è presente, né prevista nel 47%. Solo 1 Agenzia ha il Programma d’azione GPP aggiornato, 3 devono aggiornarlo, o comunque migliorarlo, mentre in 9 Agenzie ed in ISPRA non è presente. Solo il 18% delle Agenzie elabora un rapporto di monitoraggio GPP, il 23% necessitano di aggiornamento o miglioramento, mentre il 41% non elabora né prevede un rapporto di monitoraggio sul GPP.

Per maggiori informazioni si rimanda al testo del Rapporto allegato.

» 03.02.2022
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