Come ogni anno, la Commissione di Garanzia per il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali ha presentato in Parlamento la Relazione sulle attività e sugli scioperi effettuati nei settori da essa vigilati, disponibile anche al link https://www.cgsse.it/sites/default/files/2022-06/Relazione%202022_0.pdf
Al settore dell’Igiene ambientale la Relazione dedica le pagine da 21 a 32, come da stralcio allegato alla presente.
Nell’illustrare la propria attività nel settore nel corso del 2021, la Commissione di Garanzia ha sottolineato alcuni aspetti già presenti nelle relazioni degli ultimi anni, e in particolare:
In ordine alle agitazioni in Sud Italia, quasi sempre conseguenze di cattive gestioni degli enti locali, si sofferma in particolare la Commissione, laddove stigmatizza l’assenza di leggi in grado di consentire interventi nei confronti di enti appaltanti, di fatto responsabili delle criticità che finiscono poi, a cascata, per determinare azioni di sciopero finalizzate ad ottenere il pagamento regolare delle retribuzioni.
A tale proposito la Commissione ha ricordato quanto convenuto nel febbraio scorso in un protocollo di collaborazione con la Corte dei Conti, in ordine alle segnalazioni di comportamenti alla magistratura contabile proprio dei casi di inadempimenti da parte degli enti, e relative conseguenze in capo alle aziende appaltatrici e ai loro dipendenti.
Per quanto riguarda invece gli scioperi in altre aree del Paese, la causa principale rimane l’applicazione di contratti collettivi diversi da quelli di settore, e delle relative condizioni peggiorative.
Rispetto alle relazioni degli ultimi anni, la Commissione ha segnalato anche le proclamazioni di sciopero nazionale che si sono verificate nell’anno 2021 a sostegno della vertenza per il rinnovo dei due CCNL di categoria, scaduti entrambi nel giugno 2019 e rinnovati come noto con le intese del 9.12.2021 e del 18.5.2022.