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Circolari

2022/174/SAEC-DOP/NA

Con Delibera n. 1 del 8 marzo 2022 del Comitato nazionale per la transizione ecologica (CITE), pubblicata sulla G.U. n. 138 del 15 giugno 2022, è stato approvato il Piano per la transizione ecologica (PTE).

Il PTE è stato approvato ai sensi dell'articolo 57-bis del Dlgs 152/2006, introdotto dal D.L. n. 22/2021, poi convertito nella legge 55/2021 che, ai commi 3 e 4, prevede l'approvazione di un piano per la transizione ecologica al fine di coordinare, integrandole con la digitalizzazione e la transizione energetica, le politiche ambientali che porteranno, attraverso un cronoprogramma di misure e di azioni, alla trasformazione del sistema Paese al fine di renderlo capace di centrare gli obiettivi al 2050. 

A tal fine il PTE indica una serie di obiettivi generali, il percorso metodologico e i target da raggiungere, e individua un primo set di indicatori, condivisi anche a livello internazionale ed europeo, che costituiranno il riferimento essenziale per la valutazione delle azioni previste.

Gli obiettivi generali da centrare hanno nel 2030 il limite temporale, con un orizzonte al 2050 e sono articolati su cinque assi: 

  • neutralità climatica;
  • azzeramento dell’inquinamento;
  • adattamento ai cambiamenti climatici;
  • ripristino della biodiversità e degli ecosistemi;
  • transizione verso l’economia circolare e la bioeconomia.
     

Nell’ambito di tali macro-obiettivi, il Piano interviene su otto ambiti di intervento, per i quali verranno costituiti appositi gruppi di lavoro (per approfondimenti si rimanda alle circolari associative n. 228/2021 e circ. n. 313/2021):

  • decarbonizzazione;
  • mobilità sostenibile;
  • miglioramento della qualità dell’aria;
  • contrasto al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico;
  • miglioramento delle risorse idriche e delle relative infrastrutture;
  • ripristino e il rafforzamento della biodiversità;
  • tutela del mare;
  • promozione dell’economia circolare, della bioeconomia e dell’agricoltura sostenibile.
     

Per quanto riguarda l’ultimo punto, il PTE riporta che entro il 2022 verrà pubblicata la nuova “Strategia nazionale per l’economia circolare”, che dettaglierà obiettivi e interventi per la transizione verso una piena circolarità della produzione e delle risorse, entrando così in una fase operativa rispetto al documento strategico “Verso un modello di economia circolare” elaborato nel 2017 dai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico. Inoltre viene richiamata la definizione del Programma nazionale di gestione rifiuti che consentirà di rafforzare e supportare la pianificazione regionale al supporto tecnico alle autorità locali che ne hanno bisogno da parte del MiTE, la definizione di nuovi strumenti amministrativi e fiscali per potenziare il mercato delle materie prime seconde e la responsabilità estesa del produttore e del consumatore. Il Piano prevede inoltre un’attività avanzata di monitoraggio (anche tramite droni e telerilevamento) degli smaltimenti illegali come parte di un più ampio sistema di monitoraggio integrato del territorio e pone attenzione al trattamento e la valorizzazione della frazione organica dei rifiuti urbani con produzione di compost e biogas ed altri bioprodotti.

L’insieme di questi progetti andranno estesi e consolidati oltre l’orizzonte del 2026, con tappe sempre più stringenti che prevedono, idealmente, il dimezzamento dei rifiuti di plastica in mare, dei rifiuti urbani, e la riduzione del 30% delle microplastiche rilasciate nell’ambiente entro il 2030.

Si segnala che nel suo iter di approvazione il Piano ha ricevuto il parere negativo, obbligatorio ma non vincolante, della Conferenza Unificata, superato dal CITE in quanto relativo prevalentemente alla condivisione della governance e non al contenuto tecnico del Piano.

Nel rimanere a disposizione per eventuali approfondimenti, rinviamo alla Delibera CITE n. 1 dell’8 marzo 2022 (disponibile qui) e al PTE (disponibile qui) per ulteriori dettagli.

» 17.06.2022

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