Il Mise ha emanato la Circolare direttoriale 16 giugno 2022, n. 237343 recente “Criteri e modalità di concessione delle agevolazioni di cui alla legge n. 181/1989 in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree di crisi industriali”, con la quale ha fornito chiarimenti sugli incentivi per programmi di investimento per la tutela ambientale (riciclo e recupero rifiuti e bonifiche) per aziende in aree di crisi industriale, ai sensi dell’art. 5, comma 14 del DM 24 marzo 2022.
Ricordiamo che, con il DM 24 marzo 2022 (G.U. n. 104 del 5 maggio 2022) lo stesso MISE aveva definito le modalità con cui le società di capitali possono accedere agli incentivi finalizzati alla realizzazione di programmi di investimento per la tutela ambientale da realizzarsi in imprese situate in aree soggette a crisi industriale (recessione economica e perdita occupazionale ex articolo 27, DL 83/2012), di cui alla legge n. 181/89, in sostituzione della disciplina attuativa recata dal DM 30 agosto 2019.
I programmi di investimento per la tutela ambientale sono diretti, tra l'altro, al risanamento di siti contaminati e al riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti in conformità e nei limiti indicati negli articoli 45 e 47 del Regolamento 651/2014/Ue (aiuti di Stato compatibili col Trattato Ue). Vengono finanziati anche il miglioramento dell'efficienza energetica, la cogenerazione ad alto rendimento, la promozione delle energie rinnovabili (sempre in conformità coi limiti fissati dal regolamento Ue sugli aiuti di Stato). L'agevolazione è concessa, anche in combinazione tra loro, nella forma del contributo in conto impianti, del contributo alla spesa e del finanziamento agevolato.
Soggetti beneficiari delle agevolazioni previste dal decreto sono:
La Circolare 16 giugno 2022, n. 237343 prevede procedure più semplici e veloci per le imprese che fanno domanda per ottenere le citate agevolazioni. Il provvedimento amplia le modalità operative di questo strumento di riconversione e riqualificazione industriale. Estende le agevolazioni alla realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o per la tutela ambientale di importo superiore a 5 milioni di euro, che comprendano anche progetti per l’innovazione di processo e dell’organizzazione, la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, nonché la formazione del personale.
Per le imprese che fanno domanda per le agevolazioni è stato anche previsto l’impegno all’assunzione prioritaria dei lavoratori delle aziende del territorio di rifermento coinvolte dai tavoli di crisi attivi presso il Ministero e presso le Regioni. Sono state inoltre snellite le procedure di valutazione delle domande presentate dalle imprese che vogliono investire nelle aree di crisi industriale, ridotti i tempi per le istruttorie e le delibere, nonché l’erogazione dei contributi sia a fondo perduto che come finanziamento agevolato. Al fine di salvaguardare la competitività del territorio, è stata prevista anche una limitazione alle delocalizzazioni per le attività che beneficiano di incentivi pubblici.
I termini di riapertura degli sportelli chiusi con Decreto Direttoriale del 31 marzo 2022 e le modalità di presentazione delle domande verranno, invece, definiti con un ulteriore provvedimento ministeriale.
Nel rimanere a disposizione per ogni eventuale approfondimento si rendono disponibili in allegato il testo della circolare nonché il testo del Decreto del Mise.