AssoAmbiente

Circolari

2022/199/SAEC-DOP/NE

Si fornisce un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori del Tavolo tecnico sulle materie prime critiche, avviato dal MiSE con lo scopo di rafforzare il coordinamento sul tema, potenziarne la progettualità in termini di sostenibilità degli approvvigionamenti e di circolarità e contribuire alla creazione delle condizioni normative, economiche e di mercato volte ad assicurare un approvvigionamento sicuro e sostenibile delle CRM (Critical Raw Material).

Il Tavolo è stato organizzato in 4 Gruppi di Lavoro e vede la partecipazione dell’Associazione ai seguenti GdL:

  • GdL 3 “Ecodesign ed Ecoprogettazione” - coordinato da ENEA, si pone l’obiettivo di analizzare le potenzialità dell'eco-design per ridurre la domanda di materie prime critiche e per favorire il riuso e il recupero dei componenti e dei materiali a fine vita;
  • GdL 4 “Urban mining” - coordinato da ENEA, ha l’obiettivo di stimare il potenziale delle attività di Urban Mining per giungere all’elaborazione di proposte normative di semplificazione anche a seguito dell’analisi delle best practices a livello europeo e mondiale.

Relativamente al GdL 3 si sottolinea che, su iniziativa dei componenti, è stato creato un sottogruppo normativa che ha l’obiettivo di raccogliere, aggiornare e organizzare la normativa europea e nazionale di riferimento sulle CRM. Ad oggi al GdL partecipano rappresentanti delle filiere Moda, Arredamento ed Apparecchiature elettriche ed elettroniche, sono stati individuati rappresentanti delle filiere veicoli a fine vita, gomma e Costruzione & Demolizione (che verranno invitati a partecipare) mentre non è ancora rappresentato il settore Agrifood, ritenuto comunque rilevante per il tema delle CRM. Il GdL ha concluso la prima fase dei lavori previsti raccogliendo, da parte dei soggetti coinvolti tra cui anche l’Associazione, una lista delle CRM ritenute fondamentali per il corretto funzionamento del tessuto industriale italiano.

Nel corso dell’ultimo incontro del GdL, tenutosi lo scorso 5 luglio, è stata avviata la Fase 2 che consiste nella raccolta di informazioni sullo stato dell’arte tecnologico e normativo italiano in termini di Ecodesign ed Ecoprogettazione finalizzati alla prevenzione del consumo/riuso/recupero dei CRM nelle filiere industriali per le quali le CRM sono particolarmente rilevanti e nell’analisi delle best pratices a livello europeo e mondiale (con benchmarking normativo).

Inoltre è stata prevista, attraverso il portale ICESP dedicato, la raccolta di best practice e tecnologie di Ecodesign. Pertanto, chiunque fosse interessato a trasmettere eventuali best practice o tecnologie potrà inviarle quanto prima a d.cesaretti@fise.orgs.navach@fise.org, sarà poi cura della struttura veicolarle al GdL. Terminata tale fase, la cui durata prevista è di circa 6 mesi, si entrerà nell’ultima fase che prevede l’elaborazione di proposte, da presentare al MITE, per il superamento degli ostacoli e di documenti di posizione sulla politica industriale.

Rispetto ai lavori del GdL 4 si evidenzia come, anche per questo GdL, si sia appena conclusa la Fase 1 (delle 3 previste), che aveva come obiettivo la selezione delle materie prime critiche per il tessuto industriale italiano a partire dalla lista europea delle CRM. A questa prima indagine esplorativa, dove veniva chiesto per ogni CRM intercettata la filiera di riferimento, il prodotto/matrice secondaria in cui è presente, il Paese di importazione e le criticità in termini di urban mining, ha preso parte anche ASSORAEE che ha quindi inviato il proprio contributo.

Da una prima analisi, esclusivamente di tipo qualitativo, dei contributi raccolti è emerso che tutte le CRM critiche per l’Europa lo sono anche per il nostro Paese. Inoltre ulteriori elementi (tra cui nichel, elio, argille), non inclusi nella lista europea delle CRM, potrebbero essere di interesse per il nostro tessuto industriale.

Il GdL ha quindi avviato la Fase 2 del progetto, della durata di 12 mesi, dedicata alla ricognizione delle tecnologie di recupero delle CRM e all’analisi delle best practices di Urban Mining. Siamo pertanto a chiedere a quanti interessati di segnalarci quanto prima, inviandole a d.cesaretti@fise.orgs.navach@fise.org, le eventuali buoni pratiche, già adottate o in via di adozione e che non ne hanno ancora raggiunto lo status, relative al trattamento dei rifiuti/materiali contenenti CRM finalizzato al loro recupero. 

» 15.07.2022

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