AssoAmbiente

Circolari

2022/221/SAEC-NOT/TO

Dal prossimo dicembre 2022 saranno operativi nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) che, ai sensi del D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (Codice Appalti), la P.A. dovrà utilizzare per acquisire beni e servizi relativi a gestione di rifiuti ed interventi edilizi.

Le nuove regole arrivano con due diversi regolamenti adottati dal Ministero della transizione ecologica in attuazione del Codice Appalti, entrambi rubricati come decreti 23 giugno 2022 ed in vigore dopo 120 giorni dalla pubblicazione (G. U. n. 183 del 6 agosto 2022).

Più in particolare:

  • con il decreto CAM edilizia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 34 del D.lgs. n. 50/2016, sono adottati i criteri ambientali minimi di cui all’allegato al decreto stesso:
  • per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi;
  • per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi;
  • per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi.

Più in dettaglio, per quanto riguarda le specifiche tecniche progettuali per i cantieri, tra le prestazioni ambientali è prevista la demolizione selettiva in modo da massimizzare il recupero delle diverse frazioni di materiale. Nei casi di ristrutturazione, manutenzione e demolizione, il progetto deve prevedere che almeno il 70% in peso dei rifiuti non pericolosi generati in cantiere (scavi esclusi) venga avviato a operazioni di preparazione per il riutilizzo, riciclaggio o altre operazioni di recupero, individuando le seguenti categorie di rifiuti:

  • rifiuti suddivisi per frazioni monomateriali da avviare a operazioni di preparazione per il riutilizzo, impiegati nello stesso cantiere oppure, ove non fosse possibile, impiegati in altri cantieri (vengono precisati codici EER);
  • rifiuti suddivisi per frazioni monomateriali da avviare a operazioni di riciclo o ad altre forme di recupero (vengono precisati codici EER);
  • le frazioni miste di inerti e rifiuti (vengono precisati codici EER) derivanti dalle demolizioni di opere per le quali non è possibile lo smontaggio e la demolizione selettiva, che sono avviati ad impianti per la produzione di aggregati riciclati.

Contestualmente all’entrata in vigore del nuovo decreto, è abrogato il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017 recante “Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”.

  • con il decreto CAM rifiuti, sempre ai sensi e per gli effetti dell’art. 34 del Codice degli Appalti, sono adottati i criteri ambientali minimi di cui all’allegato al decreto stesso, per:
  • l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;
  • l’affidamento del servizio di pulizia e spazzamento e altri servizi di igiene urbana;
  • l’affidamento della fornitura di contenitori e sacchetti per la raccolta dei rifiuti urbani;
  • l’affidamento della fornitura di veicoli, macchine mobili non stradali e attrezzature per la raccolta e il trasporto di rifiuti e per lo spazzamento stradale.

Più in dettaglio, la definizione dei CAM rifiuti è il frutto di un complesso è articolato lavoro, avviato nel 2019, che ha visto anche diversi incontri tecnici con gli operatori. Insieme ad altri portatori di interessi, Assoambiente ha discusso e formulato molte proposte operative, anche recepite dal Ministero.

Contestualmente all’entrata in vigore del nuovo decreto, sarà quindi abrogata la parte del decreto del MATTM (oggi MiTE) 13 febbraio 2014 recante Criteri ambientali minimi per “Affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani” e “Forniture di cartucce toner e cartucce a getto di inchiostro e affidamento del servizio integrato di ritiro e fornitura di cartucce toner e a getto di inchiostro” relativa all’oggetto del nuovo decreto.

L’obiettivo dei CAM rifiuti è di prevenirne la produzione e massimizzare la quantità e la qualità della raccolta differenziata, ma anche a diffondere beni riciclabili e contenenti materiale riciclato, come contenitori e sacchetti, e a ridurre gli impatti del trasporto anche promuovendo innovazioni tecnologiche per i mezzi utilizzati e la loro gestione. I CAM, inoltre, si pongono l’obiettivo di promuovere la realizzazione di filiere del riciclo attraverso la collaborazione con enti di ricerca, premiando gli offerenti che si impegnano ad attuare sistemi di micro raccolta per specifiche frazioni di rifiuti da avviare al riutilizzo o riciclo attraverso la stipula di accordi e convenzioni con soggetti collettivi pubblici o privati, e che garantiscono la raccolta differenziata e l’avvio a riciclo di specifiche categorie di rifiuto ulteriori rispetto a quelli indicate dalla normativa (D.lgs. n. 152/2006).

Particolare attenzione è posta alla valorizzazione della frazione organica attraverso la promozione del compostaggio domestico, di comunità e locale; inoltre, premiano l’utilizzo di plastica derivante da raccolta differenziata (ad es. per i contenitori e i sacchetti per la raccolta dei rifiuti) allo scopo di dare uno sbocco di mercato a questa frazione ancora di difficile gestione. I criteri sulle caratteristiche tecniche dei veicoli e attrezzature, infine, sono finalizzati a sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese che investono nel settore ambientale, oltre a ridurre l’impatto del servizio.

Nel rinviare ai CAM, in allegato, per gli opportuni approfondimenti, rimaniamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento.

» 01.09.2022
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