La COP15 della Convenzione di Basilea, l’organismo preposto alla revisione della Convenzione e dei suoi allegati, ha adottato, lo scorso giugno, una serie di emendamenti agli allegati II, VII e IX della Convenzione al fine di assoggettare la movimentazione transfrontaliera di tutti i RAEE e dei materiali ottenuti dal loro trattamento, pericolosi o non, alla procedura di consenso preventivo informato (cd. "procedura PIC"), a partire dal gennaio 2025.
Le nuove voci introdotte dalla modifica sono le seguenti (la formulazione dettagliata in inglese è riportata nell’annex in calce alla presente):
Tali nuove voci differiscono pertanto anche da quelle attualmente previste nel Regolamento 1013/2006 per i rifiuti elettronici. Si evidenzia poi che i rifiuti elencati nell'Allegato II della Convenzione di Basilea sono soggetti al divieto di esportazione verso Paesi terzi non OCSE secondo quanto previsto dall'articolo 36 “Divieto di esportazione” del WSR. Quindi, a partire dal 1° gennaio 2025 (data prevista per l’entrata in vigore delle modifiche), l’esportazione dall’UE verso Paesi non OCSE di rifiuti elettronici sarà vietata.
Per le spedizioni dall’Europa ai Paesi OCSE invece si applica la Decisione del Consiglio dell’OCSE che, a meno di eventuali obiezioni da parte di Paesi OCSE entro 60 giorni dalla proposta di modifica della Convenzione di Basilea, incorporerà automaticamente le modifiche. Nel caso specifico il Giappone, con una lettera del 15 agosto 2022 indirizzata al Segretario dell’OCSE (in allegato), ha dichiarato la sua opposizione all’incorporazione automatica degli emendamenti sui nuovi codici dei rifiuti elettronici nella decisione del Consiglio dell’OCSE.
Il Segretariato dell'OCSE ha quindi invitato tutti i Paesi OCSE a prendere nota della lettera e della proposta alternativa in essa contenuta, che prevederebbe la possibilità di esportare alcuni rifiuti elettronici verso Paesi OCSE senza procedura PIC. Pertanto, in vista del prossimo incontro del gruppo di lavoro OCSE che discuterà la questione (26-28 ottobre 2022), la Commissione europea sta coinvolgendo i vari stakeholder per definire la propria posizione sul tema. Ha pertanto chiesto a quanti interessati di rispondere alle seguenti domande:
Si evidenzia che sia EuRIC che FEAD, alle quale siamo associati, stanno lavorando ad una propria risposta, con il contributo dei soci, alle domande della Commissione. Siamo pertanto ad invitarVi a prendere visione dei quesiti e a farci avere, entro il prossimo 27 settembre scrivendo a d.cesaretti@fise.org, le possibili risposte ai quesiti della Commissione.