La Commissione europea ha pubblicato la call for evidence (v. allegato) per la valutazione della Direttiva 2012/19/UE relativa ai RAEE, dando avvio al processo di revisione della Direttiva stessa. Nell’ambito della call for evidence, con cui la Commissione mira a valutare i progressi compiuti dalla direttiva nonché il raggiungimento degli obiettivi e il sostegno della stessa all’economia circolare e alla gestione adeguata dei RAEE, è stata avviata una prima consultazione, aperta a tutti i soggetti interessati, con cui raccogliere il loro punto di vista sulla direttiva evidenziandone le criticità e le possibili soluzioni per una loro risoluzione.
In linea con gli orientamenti europei finalizzati ad una migliore regolamentazione, la valutazione della direttiva da parte della Commissione terrà conto dei criteri di efficacia, efficienza, pertinenza, coerenza e valore aggiunto dell'UE e comprenderà, tra l'altro, un'analisi dei costi e dei benefici. La valutazione sarà guidata in particolare dalle tre domande seguenti:
La valutazione riguarderà non solo la Direttiva RAEE ma anche la relativa legislazione secondaria e le misure e le buone pratiche adottate a livello nazionale in tutti gli Stati membri. La legislazione secondaria adottata nell'ambito della direttiva RAEE comprende i regolamenti per il calcolo delle AEE generate e i RAEE raccolti; per la registrazione e la segnalazione dei produttori ai registri nazionali e per le regole comuni per il calcolo la verifica e la comunicazione dei dati.
La valutazione poi presterà particolare attenzione a quegli aspetti la cui attuazione è stata piuttosto complessa, tra cui:
Infine, la valutazione prenderà in considerazione e raccoglierà prove su tutti gli aspetti e gli sviluppi giuridici, ambientali, economici, sociali, occupazionali, sanitari e tecnologici relativi alla generazione e alla gestione dei RAEE.
La consultazione, disponibile qui, rimarrà aperta è aperta fino al 3 novembre 2022 e potranno parteciparvi tutti i soggetti interessati, previa registrazione sul sito della Commissione europea. Il contributo trasmesso dovrà essere di massimo di 4000 caratteri, con la possibilità di allegare eventuale documentazione.
In considerazione dei possibili impatti che tale revisione avrà sul settore rappresentato, l’Associazione seguirà da vicini i lavori europei provvedendo a predisporre, nel rispetto dei tempi previsti, una propria possibile risposta alla consultazione. Siete pertanto inviatati a fornire, entro il prossimo 18 ottobre 2022, eventuali spunti, riflessioni e osservazioni sul tema, inviandoli a d.cesaretti@fise.org.
Inoltre l’Associazione collaborerà anche con EuRIC, la Federazione Europea delle Imprese del Riciclo, e FEAD, la Federazione delle Imprese dei Servizi Ambientali, nella definizione di una posizione comune di tutta l’industria europea del riciclo al fine di avere maggior forza e risonanza nel confronto con le Istituzioni.
La Commissione europea ha poi già previsto l’avvio, per il primo trimestre del 2023, di una ulteriore consultazione pubblica, di 12 settimane, più dettagliata e basata anche sulle informazioni raccolte con quella attualmente in corso.
Nel rimandare al testo della call for evidence per maggiori informazioni, rimaniamo a disposizione per informazioni e aggiornamenti.